I Leoni continuano a faticare a La Ghirada sotto il sole, gettando sudore ad ogni sessione di allenamento. A dirigere le sedute Kieran Crowley e lo staff tecnico, insieme al prezioso e affidabile supporto dei preparatori fisici. Tra i preparatori c’è pure Riccardo Ton che abbiamo intervistato, concentrandoci con lui sull’attuale lavoro fisico svolto dai biancoverdi.
Riccardo, come procede la preparazione dei Leoni?
«La preparazione sta andando bene, stiamo rispettando i piani e i programmi che avevamo progettato, per cui siamo soddisfatti. Ovviamente il lavoro di preparazione è stato abbastanza lungo, dal 4 maggio è stato un crescendo di carichi e contenuti, nel senso che all’inizio la palestra non si poteva fare. Poi l’abbiamo inserita ed è stata adattata alle possibilità di mantenere la distanza di sicurezza. Pian piano siamo riusciti a tornare alla normalità, quindi aumentare i carichi. Abbiamo diviso la squadra in tre gruppi, in base alle necessità e chi aveva più necessità a tornare in forma per quanto riguarda la composizione corporea, i giovani si sono soffermati sul lavoro di forza e per altri abbiamo concentrato più il lavoro sulla velocità e esplosività».
Quali possono essere i rischi e i benefit di una preparazione così lunga rispetto al solito?
«Il rischio più grande può essere la noia, nel senso che se non si hanno obiettivi a breve termine si perde un po’ di motivazione. Questo non ci dovrebbe essere, ma può capitare. D’altro canto, abbiamo la possibilità di lavorare bene, abbiamo il tempo a disposizione, abbiamo modo di concentrarci su molti aspetti per cui da parte nostra, dei preparatori fisici, è stato un momento di circa due mesi in cui abbiamo potuto lavorare bene. È anche vero che due mesi di inattività non hanno fatto arrivare i ragazzi nelle condizioni migliori».
Come gestirete il carico di lavoro fisico?
«Come ho spiegato prima il lavoro è diversificato negli obiettivi, nei vari gruppi in cui abbiamo diviso la squadra. In futuro, avremo la prossima settimana di riposo, la prima dopo il 4 maggio, data in cui abbiamo ricominciato, e poi quando ricominceremo ci sarà molto più rugby e si cercherà sicuramente di lavorare ancora sulle qualità fisiche, però ampio spazio verrà dato al rugby che in questo periodo non ne ha avuto molto».
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