Alla fine del 2019, verso la fine della Coppa del mondo di rugby in Giappone, mia moglie mi ha chiamato per dirmi che a nostro figlio Noah era stato diagnosticato l’autismo, oltre a disturbi da deficit di attenzione/iperattività.
Ricordo di essermi sentito impotente e lontano da tutto. Non potevo essere con mia moglie e mio figlio, non potevo abbracciarlo, dirgli che lo amavo e che tutto ciò mi rendeva veramente triste. Ho pianto al telefono con mia moglie dicendole che il rugby non era più importante per me, che essere in Giappone e lontano da loro non aveva senso. Tutto quello che volevo fare era tornare a casa.
Quello che doveva essere il momento clou della mia carriera, improvvisamente era diventato insignificante. Ad altri potrà sembrare egoista, ma per me la famiglia viene prima di tutto. A quel tempo c’erano anche altri problemi di salute che fortunatamente adesso si sono risolti.
Mia moglie mi ha incoraggiato a rimanere e giocare per nostro figlio, poiché quella sarebbe stata la mia ultima opportunità di giocare un Mondiale. Con il passare dei mesi ho capito che non potevo più andare avanti, non mi sembra corretto nei confronti della mia famiglia.
Mio figlio soffre l’ansia da separazione e nell’ultimo periodo sono state molte le volte in cui avrei voluto smettere all’istante di giocare a rugby. Così ho deciso di abbandonare il rugby internazionale per poter essere a casa più spesso. Sapevo di aver preso la decisione giusta.
Nel frattempo abbiamo trovato un gruppo meraviglioso di professionisti della salute, terapisti ed educatori ABA e da allora il miglioramento di Noah è stato incredibile, grazie alle loro risorse e al loro supporto.
Abbiamo lavorato a stretto contatto con l’Associazione “La Nostra Famiglia” di Treviso che si dedica alla cura e alla riabilitazione delle persone con disabilità, soprattutto in età evolutiva con l’intento di migliorare la qualità della vita attraverso specifici interventi.
L’autismo si manifesta con una vasta gamma di disordini che possono comportare problemi nella capacità di comunicare, di entrare in relazione con le persone e di adattarsi all’ambiente. Non esistono due bambini con lo stesso autismo e purtroppo c’è ancora molta confusione in materia.
Quindi adesso vogliamo dedicare un po’ di tempo per aiutare a potenziare un ambiente di supporto, comprensione e accettazione di questo disturbo diffondendo messaggi di positività. Lavoreremo per creare un mondo più comprensivo per le persone autistiche e le loro famiglie.
Per questo motivo negli gli scorsi giorni ho annunciato che a fine stagione si concluderà la mia esperienza con la maglia del Benetton Rugby.
Per tutte le regioni che avrete quindi capito, oggi voglio dare inizio alla raccolta fondi dal nome “In meta con Noah”. Ogni donazione è apprezzata, non importa quanto grande o piccola sia, ci sarà tempo sino a martedì 18 maggio 2021 e l’intero ricavato andrà all’Associazione “La Nostra Famiglia” di Treviso.
Al termine della raccolta avverrà un sorteggio, il vincitore si aggiudicherà due importanti e speciali maglie da me indossate: quella del mio ultimo cap con l’Italia e quella della mia 100esima presenza in Benetton Rugby.
Grazie per tutto il vostro supporto, con affetto
La Famiglia Hayward
INFO PER LA DONAZIONE “IN META CON NOAH”
Associazione “La Nostra Famiglia” sede di Treviso
– Bonifico bancario sul conto corrente acceso presso Banca della Marca – filiale di Paré di Conegliano IBAN: IT32X0708461621000000610417 segnalando nella causale “In meta con Noah – sede di Treviso”
– Versamento postale sul CCP numero 12455317 – IBAN IT 21 T 07601 12000 000012455317 segnalando nella causale “In meta con Noah – sede di Treviso”
Se desideri che il tuo contributo sia fiscalmente detraibile, ricordati di indicare il tuo codice fiscale nella causale del versamento.
Grazie sin d’ora per il vostro sostegno!
In late 2019 towards the end of The Rugby World Cup in Japan my wife called me to tell me our son Noah had been diagnosed with Autism & ADHD. I remember feeling helpless & so far away from it all.
I couldn’t be there for my wife and son and not being able to put my arms around him and tell him that I loved him made me sad.
I cried on the phone to my wife telling her that rugby wasn’t important to me anymore , that being in Japan & away from them didn’t make sense. All I wanted to do was go home. That; which had been the highlight of my career, suddenly became irrelevant. To others it may seem selfish but to me family came first.
At that time there were also other health concerns which fortunately have been ruled out now. My wife encouraged me to stay and play for our son, as this would be my last opportunity to play at a World Cup. It was only once I started playing the Six Nations that I realized I couldn’t do this anymore, it just didn’t feel right. My son struggles with separation anxiety and there has been many times when I have wanted to quit rugby all together.
In the end I decided to walk away from international rugby so I could be home more often. I knew I had made the right decision. In time; we found a wonderful group of dedicated health professionals, ABA therapists & educators and his development since has been incredible ,thanks to their resources and support. We have been working very closely with “La Nostra Famiglia” (Treviso) an association that aims to protect the dignity and improve the quality of life through specific interventions by rehabilitation of people with disabilities.
Autism refers to a wide range of conditions characterized by challenges with social skills, repetitive behaviors, speech and non verbal language . No two children with autism are the same. There is still a lot of misconception out there. So today we would like to dedicate some time to help empower an environment of support, understanding and acceptance. Spread messages of positivity. Let’s work together to create a more understanding world for autistic people and their families.
So I have decided as my time in the white and green jersey comes to an end that anyone who donates any money will go into the draw to win either my last International Rugby (playing jersey) signed by the team and my 100th match Benetton Rugby jersey that I worn when running out with my son. Both very special jerseys to me.
Every donation is appreciated, no matter how big or small.
All funds raised will go to: “La Nostra Famiglia” of Treviso, for intervention and rehabilitation of people with disabilities.
We are happy to DHL the jersey to anyone overseas or out of the region.
The lucky winner will be announced after the 18th May.
Thank you for all your support
With love from The Hayward’s
INFO FOR THE DONATION “IN META CON NOAH”
Association “La Nostra Famiglia” sede di Treviso
– Bank account Banca della Marca – filiale di Paré di Conegliano IBAN: IT32X0708461621000000610417. Remember to specify as purpose of donation “In meta con Noah – sede di Treviso”