Mentre manca poco al primo appuntamento di precampionato del Benetton Rugby – i Leoni giocano la prima amichevole contro Ulster Rugby sabato 7 settembre alle ore 18 al Kingpsan Stadium di Belfast -, sta vivendo le prime settimane in biancoverde il nuovo arrivato Matt Gallagher. Ai microfoni di BENTV l’estremo ex Bath Rugby racconta le emozioni dell’approdo ai Leoni.
Matt, benvenuto al Benetton Rugby. Perché hai scelto di unirti ai Leoni?
“Venire al Benetton Rugby per me è una grande opportunità. I ragazzi vengono da due ottime stagioni e voglio unirmi a questo percorso. In più l’Italia è un bellissimo posto in cui vivere; sono carico nel cominciare”.
Sei con il resto del gruppo da più di una settimana. Come procede l’ambientamento?
“Le prime impressioni sono molto buone, la scorsa settimana siamo stati a Calalzo di Cadore in ritiro. Una fantastica settimana, tutti insieme, in cui ci siamo allenati duramente. Calalzo è un posto diverso da Treviso in cui abbiamo cementato il gruppo: tutti i ragazzi mi hanno accolto alla grande e sono felice”.
Hai già parlato con coach Bortolami? Ti sta dando indicazioni specifiche?
“Mi ha spiegato qual è la sua idea di gioco, come mettere pressione sugli avversari con il gioco al piede e in quali aree di campo. Penso di poter aiutare la squadra con il mio posizionamento e spero di fare bene il mio compito”.
Hai già giocato in URC con la maglia di Munster dal 2020 al 2022. Dopo due anni, ti aspetti un campionato ancora più competitivo?
“Credo che ogni top campionato europeo sia molto competitivo, ma ogni lega ha sfumature diverse e un tipo di rugby differente. Dalle ultime tre stagioni le squadre sudafricane fanno parte dell’URC e ogni anno ha vinto il campionato una squadra diversa. Il Benetton l’anno scorso è finito tra le prime 8 raggiungendo i playoff. C’è tanta competitività in URC, tante squadre possono fare bene e sono curioso di capire cosa può fare il Benetton Rugby in questa stagione”.
Puoi descrivere le tue caratteristiche da giocatore ai tifosi biancoverdi?
“Sono un estremo a cui piace il gioco aereo, il gioco al piede e gestire il gioco. In generale sono un giocatore a cui piace controllare i lati tattici della partita”.
Hai scelto di indossare la maglia dell’Italia grazie alle tue origini italiane. Ci racconti del tuo legame con l’Italia?
“ Mio nonno è del Trentino e viene da Massimeno, un paesino vicino Pinzolo. Quando aveva 15 anni si è trasferito in Inghilterra e conobbe mia nonna. Poi nacque mia mamma e circa 25 anni fa i miei nonni sono tornati. Ora che sto a Treviso sono fortunato perché posso andarli a trovare”.
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