Secondo impegno in terra gallese per il Benetton Rugby, che in occasione del round 15 dello United Rugby Championship saranno ospiti degli Ospreys di Swansea. Dopo la sconfitta di due settimane fa contro Cardiff per 30-13, i trevigiani saranno chiamati ad una prova maiuscola contro una formazione, quella gallese, che in questa stagione ha mostrato un rendimento altalenante, alternando buone prestazioni a partite decisamente più sottotono. Gli Ospreys vengono infatti da una sonora sconfitta nell’ultimo turno giocato, un 58-3 rimediato in casa di un Munster ritrovato e che è riuscito a risalire la classifica fino alla quinta posizione.
Proprio contro gli irlandesi, gli Ospreys hanno capitalizzato un 48% di possesso rispetto al 42% del Benetton contro Cardiff, anche se il possesso dei trevigiani si è dimostrato qualitativamente più incisivo considerando il 49% di guadagno territoriale, 40% quello degli Ospreys invece, e soprattutto quello della linea del vantaggio, un cospicuo 65% contro il 51% dei gallesi. Ottima l’efficacia del mantenimento in ruck dei biancoverdi, con un 97% che ha anche fruttato 4 palloni recuperati al possesso di Cardiff; leggermente meno efficace invece il mantenimento degli Ospreys con un 94% e 2 palloni di recupero totali. 110 le corse in attacco del Benetton per un totale di 546 metri percorsi in avanzamento, un dato rilevante se si considerano gli 86 attacchi portati dagli Ospreys con appena 175 metri guadagnati. Ancora una volta generosissima la prova del trequarti centro Marco Zanon, autore di 12 corse con 142 metri percorsi, 5 difensori battuti e una meta messa a referto; per gli Ospreys buona la prova del terza linea centro Morgan Morris che ha concluso 15 attacchi con 58 metri percorsi e 3 difensori battuti.
Notevole invece la differenza in termini di efficacia difensiva tra le due squadre: estremamente solida la tenuta del Benetton contro Cardiff, un 91% di placcaggi riusciti per un totale di 155 interventi con 15 placcaggi mancati: da sottolineare come i biancoverdi siano la squadra dello United Rugby Championship più in forma dal punto di vista difensivo, con una percentuale media di successo finora registrata del 90%, su cui si innestano ben 90 turnovers vinti in tutte le partite giocate. Discorso molto diverso per gli Ospreys contro il Munster: i gallesi hanno infatti raggiunto appena il 79% di efficacia difensiva, frutto dei 37 placcaggi falliti sui 137 complessivamente portati.
Grande importanza probabilmente avrà la gestione del gioco tattico al piede; gli Ospreys sono la seconda formazione dello URC per uso ed efficacia dei calci di spostamento: proprio nel match contro Munster la cerniera mediana costituita da Reuben Morgan-Williams e Stephen Tyler, ha prodotto un totale di 297 metri coperti al piede, con un 42% di soluzioni di alleggerimento al piede nei propri 22 metri; per il Benetton invece un 44% di exit strategy al piede con un totale di 374 metri coperti. Quello che attende i Leoni sarà di certo un match dove il confronto nelle fasi statiche sarà serratissimo: i trevigiani dovranno cercare di migliorare l’88% di proprie mischie vinte capitalizzato contro Cardiff, in una fase di gioco che ha visto i biancoverdi concedere 6 penalità ai gallesi; decisamente più solido il possesso in mischia degli Ospreys, con un rotondo 100% di mischie vinte.
Benetton più performante in rimessa laterale, frangente i cui i veneti hanno archiviato un buon 96% rispetto al 73% degli Ospreys. Ridurre al minimo il ricorso a infrazioni dovrà essere la condizione fondamentale per non concedere iniziative e occasioni di punti facili ai gallesi: come già detto, contro Cardiff il Benetton ha pagato dazio soprattutto in mischia ordinata: alla fine sono state 17 le penalità concesse, un numero da ridurre al minimo considerando le 11 infrazioni commesse dagli Ospreys contro Munster.
Calcio d’inizio previsto per le 18:15 di sabato 4 marzo.
Articolo a cura di Italrugbystats