Rinviato il match della scorsa settimana contro gli scozzesi di Edimburgo, il Benetton Rugby si prepara ad accogliere allo stadio Monigo di Treviso i gallesi dei Cardiff Blues, forza al quarto posto nella Conference B. Le prestazioni messe in campo dai tanti giovani biancoverdi nelle scorse settimane, pongono i presupposti per un match dagli alti contenuti agonistici e tecnici.
I Leoni cercheranno probabilmente di ripartire dall’ottima percentuale di possesso palla messa in campo contro Connacht nell’ultimo match giocato: un solido 60% che ha fruttato ai biancoverdi un guadagno territoriale del 61%, numeri molto incoraggianti se confrontati con il possesso espresso da Cardiff contro Munster, un contenuto 41% con una percentuale di guadagno territoriale del 38%. L’efficacia del possesso biancoverde ha prodotto un totale di 124 attacchi, con 866 metri percorsi, 21.8 minuti passati in attacco e ben 192 passaggi eseguiti, numeri che danno l’idea di quanto efficace sia stata la gestione del possesso da parte dei trevigiani; per Cardiff invece 85 attacchi, 550 metri percorsi, 13.9 minuti in attacco e 110 passaggi eseguiti. Il flanker del Benetton Davide Ruggeri si è distinto tra gli attaccanti più efficaci con 13 corse, 74 metri guadagnati e una meta segnata, ma 13 sono stati anche gli attacchi condotti da Edoardo Padovani: l’utility back trevigiano è stato schierato in quest’occasione ad apertura e suoi sono stati 7 dei 17 punti segnati complessivamente contro Connacht. Tra gli attaccanti di Cardiff spicca la prova del terza centro Josh Turnbull, autore di 10 corse e 42 metri in avanzamento, ma anche la linea arretrata dei biancoblu ha dato prova di grande efficacia: 9 attacchi e 52 metri percorsi per l’ala Rey Lee-Lo, seguito dal centro Aled Summerhill, autore di 7 corse con 56 metri percorsi.
Molto in equilibrio la percentuale di efficacia difensiva tra Benetton e Cardiff: contro il Connacht i Leoni hanno concluso 109 placcaggi con una percentuale di efficacia generale dell’89%, mentre Cardiff ha totalizzato 150 placcaggi con un’ efficacia del 90%. Altro dato che lascia presagire una sfida molto equilibrata tra le due compagini è quello relativo alla gestione dei raggruppamenti, frangente in cui il Benetton ha archiviato un ottimo 93% di mantenimento tra ruck e maul avanzanti, mentre Cardiff addirittura il 94%. Sarà battaglia vera soprattutto considerando il numero di breakdown steals (cioè i palloni recuperati in raggruppamenti avversari) effettuati sia dai trevigiani che dai gallesi: 5 palloni rubati per parte, con una grande prova degli uomini di mischia biancoverdi Ivan Nemer, Davide Ruggeri e Irné Herbst, coì come quella delle terze linee gallesi Olly Robinson, Shane Lewis-Hughes e Ellis Jenkins.
Diversi i modi invece di intendere le exit strategies dalla propria zona dei 22 metri: il Benetton ha optato nel 50% dei casi per ripartenze alla mano e nel restante 50% per soluzioni di alleggerimento al piede grazie ai calci di spostamento di Edoardo Padovani (per l’apertura biancoverde 380 metri guadagnati in questo modo); dai propri 22 metri invece i Blues si sono dimostrati meno inclini a risalire il campo con gioco alla mano (solo il 29% di palloni giocati) e hanno optato nella maggior parte dei casi per un’exit strategy al piede dell’apertura Ben Thomas (64% di palloni calciati), per lui 328 metri guadagnati. Il confronto in mischia ordinata (così come in rimessa laterale), si configura come momento decisivo nell’economia del match: il Benetton ha terminato il match contro Connacht con l’83% di proprie mischie vinte, Cardiff ha raggiunto invece contro Munster l’86% di proprie introduzioni vinte.
Proprio nelle mischie ordinate però Cardiff ha dimostrato di essere squadra piuttosto fallosa, sono state 4 le penalità concesse per crollo e irregolarità nell’ingaggio: per i biancoverdi invece 3 penalità concesse. Per quanto riguarda la rimessa laterale, i biancoverdi hanno vinto il 95% delle proprie touches; Cardiff ha invece chiuso il match con il 100% di proprie touches vinte. Gallesi in generale più fallosi del Benetton, 13 penalità complessive contro Munster, con frequenti irregolarità nei raggruppamenti (7 falli) e appunto in mischia chiusa (4 penalità); per il Benetton 10 penalità in tutto, con l’area del breakdown anche in questo caso che si dimostra essere la più difficile e ardua da interpretare per i giocatori, con un totale di 6 penalità concesse.
Calcio d’inizio previsto per le 14:00 di domenica 14 marzo.
Articolo a cura di Italrugbystats