Dopo non aver giocato lo scorso weekend il primo dei due derby contro le Zebre per alcuni casi di positività al Covid-19 riscontrati nel gruppo squadra biancoverde, il Benetton Rugby questo sabato torna a tuffarsi in Guinness PRO14 per affrontare la sentita sfida in salsa italiana contro i Ducali. A parlare della situazione in casa trevigiana e del prossimo match è Marco Lazzaroni.
Marco, da più di due settimane non giocate una gara ufficiale, ma sabato torna in campo. Può incidere questo stop in vista della gara contro le Zebre?
«Sicuramente due settimane di stop non sono proprio l’ideale, è un campionato un po’ a singhiozzo, dove un po’ ti fermi, un po’ riparti e così via. Ripeto, non è l’ideale, però devo anche dire che ci è già successo, quindi abbiamo già avuto questa esperienza e sappiamo adattarci a ciò; su questo non sono troppo preoccupato. Stiamo facendo di tutto, sia in campo che fuori, anche dopo che è arrivata la notizia dei casi di positività, di cercare di tenerci allenati nella maniera più giusta possibile, seguendo le regole. Perciò devo dire che fisicamente non sento un impellente disturbo da questo stop».
Si sta per chiudere il 2020, un’annata particolare per il Benetton Rugby per tanti fattori. L’obiettivo è iniziare il 2021 in maniera convincente?
«Il 2020 è stato un anno un po’ particolare, non il più positivo di quelli trascorsi in biancoverde, però io, come tutti noi, lavoriamo più secondo l’anno accademico e non quello solare. La stagione 2020/2021 non è ancora terminata. L’obiettivo di tutti è riprendere in mano questa stagione e cercare di finirla nel miglior modo possibile».
Il derby è sempre una partita speciale. Cosa temete in particolare delle Zebre?
«I derby hanno sempre un po’ il loro colore, sono sempre una partita un po’ a parte del campionato. Questo forse è la cosa che temiamo di più, il fatto che sia una partita che si gioca meno sul piano tecnico-tattico ma più su un piano fisico ed emotivo, quindi l’importante è tenere i nervi saldi, mantenere la calma, affrontare queste partite in questa maniera, più tranquilla possibile, dal punto di vista mentale. Poi sarà una gara fisica, come accade in tutti gli anni e un po’ nervosa, starà a noi cercare di non perdere il pallino del derby».
Vincere il derby sarebbe inoltre importante per acquisire morale in questo periodo complicato in casa biancoverde…
«Di sicuro vincere fa sempre morale. Mi preme ad ogni modo dire che non siamo più quella squadra di diversi anni fa che puntava a vincere solo il derby perché le altre partite erano inaccessibili. Secondo me, anche ad inizio anno contro Ulster e Leinster, o anche gli anni scorsi, non dobbiamo dimostrare più nulla. Siamo sempre competitivi in Europa, abbiamo vinto contro Stade Français, abbiamo vinto altre partite difficili in Europa negli anni passati. Non dobbiamo vedere i derby come le partite giuste per salvare l’annata, sono partite da prendere come le altre. Più dai significato e valore ai derby, più rischi di perdere il pallino emotivo, quindi è molto importante pensare alle Zebre come dovessimo affrontare Ulster o Leinster o Munster, perché sono partite che valgono gli stessi punti delle altre».
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