La Storia
1932-2022
E’ una storia gloriosa e antica quella del rugby a Treviso, tanto da farci fare un salto indietro nel tempo di oltre ottant’anni per avere le prime notizie.
Nel 1932 nasce l’Associazione Sportiva Rugby Treviso. I pionieri del rugby trevigiano, con la sponsorizzazione della Faema, vincono il primo campionato nel 1956, periodo travagliato in cui regole di gioco e formule cambiano in continuazione.
Comunque nel 1970 arriverà la prima Coppa Italia e nel 1978 Treviso, targato Metalcrom e guidato da Umberto Cossara, coglie il suo secondo tricolore. E’ l’anno di Bruce Munro e Glen Rich.
Dalla stagione successiva la Benetton Spa diventa sponsor ufficiale dell’A.S. Rugby Treviso. Da quel momento in poi è un susseguirsi di risultati prestigiosi affiancati da nomi storici, sia in campo che in panchina.
Dopo un quinto, un secondo e due terzi posti, nel 1983 arriva il terzo titolo di Campione d’Italia, il primo come Benetton Rugby. Negli anni successivi la squadra si mette sempre più in evidenza e con l’avvento dei playoff il Benetton colleziona una serie incredibile di finali.
Dopo aver perso per un soffio il titolo nel 1988, l’anno successivo, 1989, arriva il quarto sigillo, il secondo scudetto con il marchio Benetton. In una delle finali più belle Andrè Buonomo porta Treviso sul gradino più alto.
E’ una squadra che si fregia di due campioni del mondo come i neozelandesi Craig Green e John Kirwan attorno ai quali giostra un organico da far invidia a chiunque.
Passano appena tre anni e nel 1992 il Benetton va nuovamente a segno. Guidato dal mitico Pierre Villepreux, il Benetton vince una finale memorabile, sicuramente la migliore per spettacolo e senso tattico.
A guidare i biancoverdi in campo è ancora un campione del mondo, l’australiano Michael Lynagh. E’ il quinto scudetto.
Treviso finalista in campionato ma anche in Coppa Italia. La società consolida sempre più la sua posizione al vertice del rugby nazionale, attuando oltretutto una politica di rinnovamento strutturale che interessa sia il parco giocatori, sia l’organizzazione.
Nelle ultime stagioni in particolare si sono aperti nuovi orizzonti con la Coppa Europa. Fin dalla prima edizione (sperimentale) del 1995 il Benetton è invitato a far parte di quel ristretto e prestigioso gruppo d’elite del rugby europeo.
Nella stagione 1996/97 avviene la svolta, a livello organizzativo ma anche tecnico le metodologie sono diverse dal passato e i risultati sono subito evidenti perchè il Benetton va nuovamente a segno.
E’ una coppia di trevigiani, Gianni Zanon e Oscar Collodo, a portare il Benetton al vertice e il sesto scudetto mette Treviso nella condizione di partecipare alla Coppa Europa come testa di serie.
Nel primo anno della nuova gestione societaria, con Amerino Zatta che subentra ad Arrigo Manavello nella carica di Presidente, il Benetton arriva ad un passo dalla fase finale della Coppa Europa con i club più prestigiosi.
Ma è solo l’inizio di una stagione esaltante; siamo nel 97/98 con Christian Lanta come allenatore in soli sette mesi il Benetton centra Coppa Italia e Campionato.
A Lanta subentra un altro francese, Christian Gajan. Solo un discutibile regolamento penalizza il Benetton che viene estromesso dalla fase finale della Coppa Europa: la differenza punti globale relega Treviso al terzo posto alle spalle del Pontypridd che pure è stato battuto due volte in altrettante sfide dai trevigiani. Ma il riscatto non si fa attendere e il puntuale arrivo dello scudetto corona una stagione non facile.
Nel campionato 98/99 il Benetton conquista il terzo tricolore consecutivo, l’ottavo complessivo. Intanto il Benetton Rugby è diventato Società di Capitali. Dopo oltre sessant’anni l’Associazione Sportiva si è trasformata in Società a Responsabilità Limitata, partecipata da Verde Sport.
La stagione successiva è piuttosto avara di soddisfazioni e il Benetton sfiora solamente l’accesso alla finalissima scudetto. Intanto, con l’avvento del “Sei Nazioni”, la società trevigiana fornisce gran parte dei suoi giocatori alla Nazionale.
Nel frattempo Alain Teixidor, francese di Perpignan, prende il posto di Christian Gajan. Il Benetton partecipa alla Shield Cup e solo la differenza di una meta negli scontri diretti con il Newcastle impedisce ai trevigiani di accedere alla fase finale europea.
E dopo un anno di assenza nel 2000/01 a Treviso ritorna lo scudetto. E’ una stagione dominata dai biancoverdi che conquistano così il 9. sigillo. Il Benetton è ormai ad un passo dalla stella che arriva due anni più tardi, vincendo il decimo scudetto nel campionato 2002/2003.
Alla guida della squadra c’è il neozelandese Craig Green, bandiera biancoverde tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, subentrato ad Alain Teixidor. Green è assistito dal sudafricano Jannie Breedt, ex numero 8 e capitano degli Springboks.
Nel frattempo arriva Vittorio Munari, una delle figure più prestigiose del rugby italiano, come Direttore Generale del Benetton.
Anche in campo europeo il Benetton si fa sentire e per la prima volta centra la qualificazione alla seconda fase nella rinnovata Parker Pen Challenge Cup.
L’anno successivo Craig Green concede il bis e conquista il suo secondo tricolore consecutivo da allenatore portando il Benetton ad 11 titoli come Padova e Rovigo. Una stagione trionfale per il Benetton che non ha conosciuto alcuna sconfitta.
Dopo due scudetti consecutivi, nel successivo campionato il Benetton perde il tricolore ma si consola con la conquista della sua terza Coppa Italia.
Un solo anno di assenza e a Treviso arriva un nuovo scudetto, il dodicesimo. Il Benetton perde una sola partita e diventa la squadra veneta con il maggior numero di titoli.
Ma non si ferma qui e nella stagione 2006/2007 si conferma al vertice italiano vincendo la finale scudetto ai tempi supplementari.
E’ il titolo numero 13. Nel frattempo Craig Green, dopo 5 stagioni e 4 scudetti conquistati, lascia in accordo con la società. Gli subentra Franco Smith, già giocatore del Benetton dal 2002 al 2005 ed ex Springboks. Intanto la seconda squadra conquista la serie A in appena due stagioni.
Nel 2009, al termine di una finale bellissima e combattuta, il Benetton, dopo un solo anno di assenza, riporta il titolo nella Marca. E’ lo scudetto numero 14.
Il 2010 è un anno straordinario per il rugby trevigiano. Franco Smith corona il suo progetto triennale con ottime prove in Heineken Cup, tra cui la splendida vittoria sui Campioni di Francia dell’Usa Perpignan, ma soprattutto completa uno splendido Grande Slam.
I biancoverdi vincono nell’ordine Super Coppa Italiana, sconfiggendo il Banca Monte Parma; Coppa Italia, in finale contro il Petrarca Padova; e Campionato Super 10, nell’ultima finale della storia prima dell’inizio dell’era Celtic League. Antonio Pavanello alza così lo Scudetto numero 15.
Il 4 settembre 2010 è una data storica per il rugby trevigiano ed italiano, in generale. Il Benetton debutta infatti in una nuova competizione denominata Magners Celtic League.
Lo fa nel migliore dei modi, in un Monigo esaurito e carico di passione, sconfigge con una meta nei minuti finali il team gallese degli Scarlets.
E’ una stagione di debutto e di tante novità e nessuno si aspetta subito tanto dai Leoni. I biancoverdi guidati da Franco Smith stupiscono, però, tutti ottenendo un totale di nove successi nel loro anno di esordio.
A Monigo riescono ad imporsi solamente Ospreys, Ulster e Cardiff Blues, mentre tutte le altre cadono inesorabilmente, comprese le teste coronate di Munster e Leinster.
I biancoverdi sconfiggono anche Glasgow Warriors, Edinburgh, Newport Gwent Dragons, Connacht e per due volte l’altra formazione italiana degli Aironi, nel torneo che si svolge tra formazioni italiane, scozzesi, gallesi ed irlandesi.
Nella stagione 2011/2012 la competizione cambia il proprio nome assumendo quello dello sponsor RaboDirect e prendendo anche la denominazione di PRO12.
Il Benetton riparte con tante nuove ambizioni e buoni propositi ed arriva a risultati di riguardo, da subito.
Il primo passo è costituito dalla prima vittoria di un team nazionale all’estero nella kermesse, ottenuta ai danni dei Glasgow Warriors.
Nel 2012/2013 arriva la prima stagione dei recond nella manifestazione celtica, con il record di mete e vittorie: un totale di dieci, con anche due pareggi ed il settimo posto finale.
Il 2013/2014 è, invece, una stagione difficile, condita dall’addio annunciato in estate del tecnico Franco Smith che – a dicembre – lascerà il posto al vice Marius Goosen, con l’undicesimo posto finale.
Nel 2014/2015 la società prende parte al secondo quadriennio della competizione celtica che inizia a chiamarsi Guinness PRO12, con il ritorno alla guida della squadra di un trevigiano purosangue come Umberto Casellato, ma il risultato non cambia.
Nel 2015/2016, Antonio Pavanello storico capitano del Benetton Rugby diventa Direttore Sportivo del club. La stagione sportiva vede un avvicendamento sulla panchina biancoverde. Nel mese di dicembre Marius Goosen subentra ad Umberto Casellato nella guida tecnica, ma nonostante alcune vittorie nella seconda parte di campionato non si riesce ad evitare l’ultimo posto.
La stagione 2016/2017 vede grandi cambiamenti all’interno dello staff tecnico biancoverde, Kieran Crowley è il nuovo head coach del Benetton Rugby. I suoi collaboratori sono Marco Bortolami, Ezio Galon, Marius Goosen e Fabio Ongaro. La squadra chiude la stagione al decimo posto, due passi avanti rispetto all’annata precedente.
Nella stagione 2017/2018, in seguito all’ingresso di due franchigie sudafricane: Cheetahs e Southern Kings, la competizione internazionale è stata suddivisa in due conference. Il Benetton Rugby si classificato al 5° posto della B ed 8° in classifica generale.
La stagione 2018/2019 vede il Benetton Rugby scrivere una pagina importante di storia raggiungendo la terza posizione in classifica e raggiungere quindi i playoff di Guinness PRO14. Nonostante una grande prova dei Leoni, il quarto di finale, disputatosi a Limerick, vede i padroni di casa del Munster superare i biancoverdi 15 a 13.
Nella stagione 2019/2020, dopo la sospensione del torneo a causa della pandemia di COVID-19, la ripresa avviene con un formato modificato ed i Leoni terminano quinti nella Conference B.
Nella stagione 2020/2021, dopo un Guinness PRO14 al di sotto delle aspettative chiuso all’ultimo posto della Conference B, i Leoni raggiungono prima i quarti di Challenge Cup (risultato storico per una franchigia italiana) e successivamente giunti primi nel girone “Emisfero Nord”, si aggiudicano la Guinness PRO14 Rainbow Cup battendo in finale 35 a 8 i Bulls di Pretoria, a loro volta primi dell’ “Emisfero Sud”.
La stagione 2021/2022 il Guinness PRO14 cambiare il naming in United Rugby Championship con l’ingresso ufficiale delle 4 maggiori franchigie sudafricane, vale a dire: DHL Stormers, Vodacom Bulls, Emirates Lions e Cell C Sharks. Il Benetton Rugby guidato dal neo head coach Marco Bortolami chiude in tredicesima posizione in URC e raggiunge gli ottavi di finale di Challenge Cup.
Molte le risorse spese, tuttavia la professionalità del Benetton è ormai indiscussa. Ma Benetton Rugby è anche settore giovanile e i risultati positivi si susseguono da una all’altra categoria.
La società conta più di 500 tesserati, l’impegno di allenatori e dirigenti a prodigarsi per un continuo miglioramento dà indubbiamente i suoi frutti. Non manca, inoltre, il lavoro nelle scuole, elementari, medie e superiori.
Si organizzano stage per insegnanti e lezioni per gli studenti. E la risposta dei ragazzi in campo non tarda ad arrivare: Treviso ha conquistato numerosi titoli nazionali nelle varie categorie, a questi si devono aggiungere poi quelli femminili.
Dal 1985 al 2003 le ragazze trevigiane hanno vinto tutti i titoli Nazionali, diciannove tricolori in altrettanti campionati e dopo due stagioni con altrettanti secondi posti, nel 2006 le ragazze hanno centrato il ventesimo titolo e conquistato la prima Coppa Italia femminile.
Nella stagione 2006/2007 un secondo posto in Campionato e il bis in Coppa Italia, prima di chiudere con uno splendido en-plein la stagione 2007/2008 tornando a conquistare sia la Coppa Italia che il Campionato.
Nel 2008/2009 a Roma le Red Panthers conquistano nuovamente il Campionato, imponendosi in finale e portando a quota 15 gli Scudetti riconosciuti, mentre 22 diventano i titoli complessivi.
Nella stagione 2010/2011 arriva il 23esimo titolo, conquistato a Mantova, dopo una grande rimonta con le ormai consuete rivali del Riviera del Brenta.