Dopo cinque e mesi e mezzo – l’ultima gara ufficiale è datata 6 marzo, la vittoriosa trasferta di Newport – il Benetton Rugby finalmente tornerà a giocare. Lo farà domani alle ore 20.00 allo Stadio Monigo di Treviso, per il primo dei due derby italiani contro le Zebre Rugby Club che chiuderanno l’annata 2019/2020 del GuinnessPRO14. A dirigere i Leoni ci sarà l’head coach Kieran Crowley, che alla vigilia dell’atteso match ha parlato in anteprima dell’imminente grande sfida.
Coach, dopo più di cinque mesi si torna in campo. Che tipo di partite si aspetta contro le Zebre?
«Chiaramente saranno due sfide altamente competitive, come hai detto sono cinque, quasi sei mesi da quando non giochiamo una partita. Credo di aspettarmi due partite che inizialmente saranno molto veloci, con diversi errori e probabilmente diversi falli. Gli stessi arbitri e le due squadre avranno a che fare con nuove interpretazioni del regolamento. Quindi mi aspetto probabilmente dei match con alcuni alti e bassi, dovremo adattarci ad ogni cosa in maniera migliore degli avversari e speriamo di portare a casa il risultato».
Quali aspetti del gioco saranno fondamentali?
«Penso che qualsiasi esecuzione di gioco sarà importante, in particolare la precisione nel breakdown penso sarà la cosa più importante. E l’adattabilità di ogni giocatore all’interpretazione della gara, come ho detto prima. Perché bisogna essere precisi nelle diverse aree di gioco e non concedere falli. Se lo facciamo in maniera giusta, possiamo guadagnare alcuni turnovers, o creare situazioni di gioco con palla veloce e condurre il match dove vogliamo».
Ci sarà spazio per alcuni esordi dal primo minuto?
«Probabilmente ci saranno alcuni debutti. Abbiamo un bel gruppo di giocatori che hanno lavorato duramente, allora utilizzeremo questa possibilità per dare loro l’opportunità di debuttare. Sono sicuro e fiducioso che performeranno al meglio, come spero».
Quali saranno le maggiori difficoltà che potrete incontrare nel corso dei match?
«Penso che la sfida più grande per entrambe le squadre sarà quella, dopo non aver giocato per così tanto tempo, di adattarsi alle nuove regole di gioco, alla velocità, alla fisicità della gara ed alle altre cose di questo genere. Perché servono almeno un paio di partite per adattarsi a queste piattaforme di gioco. Adattarsi o creare queste strutture per arrivare al top».
Cosa può mettervi maggiormente in difficoltà del gioco delle Zebre?
«Contro le Zebre giochiamo almeno tre volte all’anno, più alcune gare di preseason. A loro piace conservare la palla, piace giocare, hanno una mischia molto forte, una delle migliori del PRO14. Noi dovremo giocare bene su ogni fronte, dovremo essere molto bravi difensivamente. Perché mi piace giocare il pallone, conservare il possesso e spingerli in pressione sulle giuste zone, sperando di conquistare alcuni turnovers da ciò».
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