Il Benetton Rugby ha ripreso ad allenarsi lunedì e deve archiviare per un paio di settimane il capitolo United Rugby Championship. I Leoni infatti devono preparare i primi due turni di Challenge Cup 2022/2023. Inseriti nella Pool B, i biancoverdi dovranno affrontare lo Stade Français Paris e l’Aviron Bayonnais. L’esordio di Duvenage e compagni è fissato per venerdì 9 dicembre alle ore 21.00 in Francia, contro lo Stade Français. Federico Ruzza presenta la gara ai microfoni di BENTV.
Federico, prima di tutto un bilancio del campionato: avete giocato metà partite, con 9 giornate disputate su 18 turni totali. Che giudizio ti senti di dare sinora al percorso in URC?
“Di certo abbiamo portato in campo delle ottime prestazioni, delle partite da cui possiamo imparare tanto e da inizio stagione ad oggi ci sono stati segnali di crescita. Per quanto riguarda la nostra classifica, le posizioni playoff sono vicine e la graduatoria è corta, perciò sarà importante raccogliere punti quando ripartirà il campionato”.
Venerdì inizia la Challenge Cup. Innanzitutto che cosa vi aspettate dall’avventura in campo europeo?
“Iniziamo una nuova avventura. La Challenge Cup è un bellissimo torneo, in cui affronti realtà molto affascinanti e che non incontri solitamente in campionato. E’ una bellissima opportunità e sfida. Giochiamo contro due squadre francesi e in trasferta, sappiamo che in casa le formazioni transalpine si esprimono al meglio e quanto conti per loro il fattore campo”.
Che tipo di formazione è Stade Français?
“Loro hanno individualità di altissimo livello e le sfruttano al meglio. Sarà importante avere i nostri palloni dalle fasi statiche, cercare di mettere sotto pressione le loro piattaforme per non facilitare i loro possessi. Perché loro nel gioco aperto e nei contrattacchi si esprimono al massimo. E dovremo gestire perfettamente pure la conquista del territorio”.
Quali aspetti di gioco vanno migliorati rispetto alla sconfitta in campionato con Connacht?
“Posso dire che sarà importante preparare la partita nei minimi dettagli e rimanere ordinati. Perché, contro squadre molto fisiche e forti individualmente, tutti devono seguire il game plan prestabilito e avere ben chiaro cosa fare in campo”.
Due anni fa eri presente nella storica vittoria contro lo Stade Français. Che ricordi hai di quella gara?
“Mi ricordo che era un periodo difficile dell’annata, e pure lì si trattava della prima giornata di Challenge Cup. Si arrivava con uno spirito nuovo, per una nuova competizione e si partiva da zero. Avevamo affrontato la partita nel modo giusto e nutro bei ricordi di quella gara”.
Sei diventato un riferimento tra gli avanti, sia in biancoverde che in nazionale. Come giudichi questo tuo percorso di crescita?
“Fortunatamente ho avuto molte possibilità nell’ultimo anno e sono felice a riguardo. Penso che sia importante apprendere lezioni da ogni partita, che sia una vittoria o una sconfitta. Per crescere, bisogna analizzare al massimo ogni prestazione e trarne sempre qualcosa di nuovo. Così puoi evitare alcune imprecisioni ed essere più sicuro del tuo gioco”.
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