Il Benetton Rugby in collaborazione con Progetto Internazionale Srl, importante azienda trevigiana di import-export, comunica di aver donato all’Ospedale “Ca’ Foncello” di Treviso un numero considerevole di kit diagnostici rapidi di Covid-19 al fine di fronteggiare l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus.
I test sierologici donati permettono di evidenziare, a seguito del prelievo di alcune gocce di sangue dal polpastrello messe a contatto con reagenti rapidi, l’eventuale presenza di anticorpi contro il coronarivus. Si tratta di un test qualitativo, con risposta positiva o negativa per anticorpi IgM e/o IgG, ovvero immunogobuline prodotte dall’organismo come prima risposta all’infezione da Covid-19 e come risposta di medio lungo periodo.
Un atto di solidarietà quello offerto dal club biancoverde e da Progetto Internazionale Srl volto ad aiutare la città di Treviso in questo momento di estrema difficoltà.
Queste le parole del Presidente biancoverde Amerino Zatta: “Grazie agli ottimi rapporti con l’azienda Progetto Internazionale ed ai loro numerosi contatti abbiamo cercato di fornire un contributo tangibile alla nostra città nel combattere questa grande battaglia che ci siamo ritrovati ad affrontare in brevissimo tempo e disarmati. I kit diagnostici rapidi in tal senso rappresentano un utile strumento nell’ individuazione dei pazienti entrati in contatto con il virus limitando in questa maniera la propagazione di quest’ultimo. Tutti noi ci auguriamo che la situazione possa migliorare quanto prima nella speranza di tornare alla nostra normalità”.
“Al Benetton Rugby e alla società Progetto Internazionale Srl – il commento del Direttore Generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi – va il nostro più sentito ringraziamento per la sensibilità e la vicinanza dimostrata all’Azienda Sanitaria e, ancor più, all’intera collettività anche in questa occasione. Quella contro il coronavirus è una partita difficile contro un avversario infido e ostico. Una partita che potremo vincere solo con l’aiuto di tutti, facendo squadra”.