Ha appeso definitivamente gli scarpini al chiodo dopo la gara di Guinness PRO14 del 21 agosto contro le Zebre, a seguito di una carriera indimenticabile. Oggi un monumento del rugby come Alessandro Zanni si sta focalizzando sulla sua nuova avventura fuori dal campo giocato, vale a dire il suo nuovo ruolo all’interno dello staff atletico del Benetton Rugby.
Alessandro, come stanno andando i primi giorni in questo mondo per te nuovo?
“Posso dire che è una situazione particolare, perché quando smetti di giocare e comunque vesti un altro ruolo ci vuole un periodo di adattamento. Sono ancora nella fase di adattamento però mi sto trovando bene con i compagni, con tutto lo staff tecnico e anche il lavoro con i giocatori è di qualità e interessante“.
Cosa ti aspetti da questa nuova esperienza?
“Da questa nuova esperienza mi aspetto di crescere, imparare molto dallo staff tecnico e dei preparatori del Benetton Rugby, sicuramente uno staff di alto livello. Lo ha dimostrato nel corso degli ultimi anni facendo fare una crescita importante dal punto di vista fisico a tutti quanti i giocatori in rosa e arrivando a creare in questa squadra presupposti importanti e facendo crescere molto il livello dei giocatori“.
Come ti senti ora a dover supervisionare il lavoro dei Leoni dall’esterno e non essere più all’interno del gruppo?
“Come dicevo prima ci vuole un periodo di adattamento, perché dopo tanti anni che hai avuto la mentalità del giocatore, tendi a vedere tutte le cose con quella mentalità. Quindi ci vorrà un po’ di tempo, ma sicuramente sono entusiasta e contento del percorso che ho intrapreso. Perciò sono fiducioso“.
Quanto è importante il lavoro dello staff atletico del Benetton Rugby per aiutarti in questa nuova mansione?
“Direi che è essenziale. Perché ogni giorno ti affacci con preparatori che sono altamente qualificati, che possono insegnare e darti molto. Per me sarà davvero importante vivere vicino a loro e vedere le loro tipologie e metodologie di lavoro“.
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