Divenuto un giocatore del Benetton Rugby a tutti gli effetti dopo la sua esperienza da permit player la scorsa stagione, Joaquin Riera nel ritorno al rugby giocato andato in scena ieri sera a Monigo ha premiato la sua voglia di fare bene schiacciando a terra la meta personale, la sua prima in maglia biancoverde. Il centro di Crowley che ai nostri microfoni si è soffermato sul derby contro le Zebre di ieri.
Joaquin, come è andato il ritorno in campo?
«In generale, dopo la sosta dei sei mesi, è stato un po’ una gioia perché eravamo felici di rientrare dopo il periodo duro che abbiamo attraversato tutti, però si è visto che nel gioco e nelle varie fasi la mancanza di dinamica e della connessione di squadra. Comunque è stato un bel giorno, tornare in campo è stato molto bello».
Cosa vi è mancato nel match con le Zebre?
«Cosa non ha funzionato? Sicuramente dobbiamo fare un’analisi in settimana, rivedere la partita focalizzandoci sui dettagli. Ma la disciplina è stata una cosa che ci ha portato sempre indietro, a livello di possesso non abbiamo potuto esprimere il nostro gioco e quello che volevamo fare in campo. Non credo che abbiamo mai dato vita a situazioni favorevoli in campo, sicuramente la disciplina e i piccoli dettagli che rivedremo in settimana».
Sei comunque felice per aver marcato la prima meta in biancoverde?
«Sì, la prima meta è comunque un momento di felicità, anche se è stata all’80’. Quindi sì, sono felice per la meta ma faccio un’analisi più ampia della partita e dico che ci sono tante cose da migliorare».
Su cosa lavorerete di più in settimana?
«Per quanto riguarda la prossima settimana, come detto prima riguarderemo la partita. Riguarderemo gli errori fatti, che non ci hanno permesso di fare il nostro gioco e lavoreremo in settimana perché troveremo la stessa squadra, le Zebre, tra otto giorni. Perciò dovremo lavorare di più per riuscire a esprimere la nostra idea dentro il campo».
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