Il club nacque nel 1932 come Guf Treviso e compì solo attività sportiva studentesca.
Nell’immediato dopoguerra cambiò nome in Associazione Sportiva Rugby Treviso.
I pionieri del rugby trevigiano, con la sponsorizzazione della Faema, vincono il primo campionato nel 1956, periodo travagliato in cui regole di gioco e formule cambiano in continuazione.
Da segnalare che già nel 1954 il club era arrivato alla finale scudetto.
Nel 1970 la società trevigiana conquista la prima Coppa Italia. Sono gli anni in cui A.S. Rugby Treviso è targato Metalcrom.
Nel 1978 il club, marchiato Metalcrom e guidato da Umberto Cossara, coglie il suo secondo tricolore. E’ l’anno di Bruce Munro e Glen Rich. Tra gli altri protagonisti, l’apertura Oscar Collodo e il pilone Guido Rossi, il primo futuro allenatore del club negli anni novanti.
Rossi e Collodo furono i primi di una lunga serie di giocatori forniti dal club alla nazionale durante le Coppe del Mondo a seguire.
Dalla stagione successiva la Benetton Spa diventa sponsor ufficiale dell’A.S. Rugby Treviso.
Una svolta societaria che caratterizzò la politica sportiva del club e lo trasformò nella società più vincente della storia recente del rugby italiano: il gruppo di abbigliamento Benetton divenne sponsor del club e, successivamente, lo acquisì, trasformandone la ragione sociale in Benetton Rugby Treviso.
Alla presidenza del club fu confermato Arrigo Manavello, sotto la cui dirigenza la squadra aveva vinto lo scudetto.
In primis la creazione della Ghirada, la club house del gruppo sportivo Benetton e nel 1983 arriva il terzo titolo di Campione d’Italia, il primo come Benetton Rugby.
Negli anni successivi la squadra si mette sempre più in evidenza. Ci sono tanti nazionali italiani in squadra come Stefano Bettarello, Gianni Zanon, “Lello” Dolfato, Stefano Annibal.
Dal 1982 il Benetton Rugby Treviso ha anche una divisione femminile.
Dal 1985 al 2003 le Red Panthers, settore femminile del Benetton Rugby, hanno vinto tutti i titoli Nazionali, diciannove tricolori in altrettanti campionati.
E’ il 1989 e arriva il quarto sigillo, il secondo scudetto con il marchio Benetton. In una delle finali più belle Andrè Buonomo porta Treviso sul gradino più alto, insieme a due campioni del mondo come i neozelandesi Craig Green e John Kirwan.
Dal 1986 al 1993 i biancoverdi disputarono sette finali scudetto consecutive. Sono gli anni della rivalità con Milano.
Ad allenare la squadra nel decennio 80-90, nomi come Roy Bish e Pierre Villepreux, entrambi già C.T. della Nazionale italiana; Villepreux anche di quella francese.
Guidato dal mitico Pierre Villepreux, nel 1992 il Benetton vince una finale memorabile, condotto in campo ancora da un campione del mondo, l’australiano Michael Lynagh; è il quinto scudetto.
Dopo una semifinale persa nel 1994, la coppia Oscar Collodo-Gianni Zanon guidò la squadra per il triennio successivo. In squadra elementi come Giovanni Grespan, Alessandro Troncon, Francesco Mazzariol e soprattutto Ivan Francescato, scomparso prematuramente nel 1999.
Intanto si aprono nuovi orizzonti con la Coppa Europa. Fin dalla prima edizione (sperimentale) del 1995 il Benetton è invitato a far parte di una prestigioso gruppo d’elite del rugby europeo.
Nella stagione 1996/97 il Benetton va nuovamente a segno.
Conquista il sesto scudetto, battendo Milano in finale, e mette Treviso nella condizione di partecipare alla Coppa Europa come testa di serie.
Nel primo anno della nuova gestione societaria, con Amerino Zatta che subentra ad Arrigo Manavello nella carica di Presidente, il Benetton arriva ad un passo dalla fase finale della Coppa Europa con i club più prestigiosi.
Nel 97/98, con Christian Lanta, come allenatore in soli sette mesi il Benetton centra Coppa Italia e Campionato. I Leoni vinsero lo Scudetto nella finalissima di Bologna contro il Petrarca.
Nel campionato 98/99 il Benetton conquista il terzo tricolore consecutivo, l’ottavo complessivo. Si tratta del remake della finale del torneo precedente. I biancoverdi conquistarono la finale del Battaglini di Rovigo e superarono i padovani per 23-14.
Nel 2000/01 a Treviso ritorna lo scudetto. E’ una stagione dominata dai biancoverdi che conquistano così il nono sigillo.
Il Benetton si ripresenta a distanza di due anni alla gara-scudetto per la dodicesima volta in quattordici play-off: avversario di turno fu Calvisano.
I Leoni si imposero 33-13. Simboli di quella squadra i fratelli Denis e Manuel Dallan.
Il Benetton è a un passo dalla stella che arriva due anni più tardi, vincendo il decimo scudetto nel campionato 2002/2003.
Alla guida della squadra c’è il neozelandese Craig Green, assistito dal sudafricano Jannie Breedt, ex numero 8 e capitano degli Springboks.
La finale al Plebiscito di Padova fu di fatto senza storia contro Calvisano. Segnò una meta anche la leggenda del rugby italiano Sergio Parisse, che debuttò da professionista al Benetton. I Leoni cominciarono a vestire la maglia con la Stella.
L’anno successivo Craig Green concede il bis e conquista il suo secondo tricolore consecutivo da allenatore portando il Benetton ad 11 titoli come Padova e Rovigo. Una stagione trionfale per il Benetton che non ha conosciuto alcuna sconfitta.
La schiacciasassi trevigiana vedeva in Brendan Williams, estremo australiano, la punta di diamante. Uno degli stranieri più forti mai passati al Benetton, Williams in finale contrò Calvisano realizzò tre mete, record per una finalissima.
Dopo due scudetti consecutivi, nel successivo campionato il Benetton perde il tricolore ma si consola con la conquista della sua terza Coppa Italia.
Al Picchi di Jesolo, il Benetton superò Viadana per 28-24.
Nel 2006 le ragazze hanno centrato il ventesimo titolo e conquistato la prima Coppa Italia femminile.
Un solo anno di assenza e a Treviso arriva un nuovo scudetto, il dodicesimo. Il Benetton perde una sola partita e diventa la squadra veneta con il maggior numero di titoli.
La finale è ancora contro Calvisano, per la quarta volta di fila. Determinanti furono i calci di Marcato per la vittoria dei Leoni.
Nel 2007 il Benetton si conferma al vertice italiano vincendo la finale scudetto ai tempi supplementari. Contro Viadana, a regalare il successo ai trevigiana è stata la meta di Perziano, suggellata dai calci di Goosen.
Nel frattempo Franco Smith, già giocatore del Benetton dal 2002 al 2005 ed ex Springboks, diventa il nuovo allenatore.
Nel 2008 le Red Panthers tornano a conquistare sia la Coppa Italia che il Campionato.
Nel 2009 a Roma le Red Panthers conquistano nuovamente il Campionato, imponendosi in finale e portando a quota 15 gli Scudetti riconosciuti, mentre 22 diventano i titoli complessivi.
Nel 2009, al termine di una finale bellissima e combattuta contro Viadana, il Benetton, dopo un solo anno di assenza, riporta il titolo nella Marca. E’ lo scudetto numero 14.
Intanto, a fare parte dello staff societario figuravano nomi che da giocatori avevano scritto la storia recente del club: Franco Properzi (fino al 2010 assistente allenatore), Sergio Zorzi, allenatore della squadra Under-19, Giovanni Grespan, allenatore delle giovanili e dirigente responsabile ai corsi.
Il 2010 è un anno straordinario. Franco Smith completa uno splendido Grande Slam.
I biancoverdi vincono nell’ordine Super Coppa Italiana, Coppa Italia (finale contro padova) e Campionato Super 10, nell’ultima finale – contro Viadana – della storia prima dell’inizio dell’era Celtic League. Antonio Pavanello alza così lo Scudetto numero 15.
Il 4 settembre 2010 è una data storica per il rugby trevigiano ed italiano. Il Benetton debutta in una nuova competizione denominata Magners Celtic League, con conseguente abbandono del campionato domestico.
L’esordio assoluto del Benetton in Celtic League è del 4 settembre 2010, una vittoria 34-28 sui gallesi degli Scarlets; il campionato si concluse con 9 vittorie e 10º posto, bissato l’anno seguente.
I biancoverdi sconfiggono anche i Glasgow Warriors, Edinburgh, Newport Gwent Dragons, Connacht e per due volte l’altra formazione italiana degli Aironi, nel torneo che si svolge tra formazioni italiane, scozzesi, gallesi ed irlandesi.
Ecco il 2011, anno in cui arriva il 23esimo titolo, conquistato a Mantova, dopo una grande rimonta con le ormai consuete rivali del Riviera del Brenta.
In precedenza la competizione cambia il proprio nome assumendo quello dello sponsor RaboDirect e prendendo anche la denominazione di PRO12.
Nel 2012/2013 arriva la prima stagione dei record nella manifestazione celtica, con il record di mete e vittorie: un totale di dieci, con anche due pareggi ed il settimo posto finale.
I Leoni raccolsero 50 punti totali, guidati da Franco Smith che poi salutò la franchigia trevigiana a dicembre 2013.
La stagione 2018/2019 vede il Benetton Rugby, allenato dal neozelandese Kieran Crowley, scrivere una pagina importante di storia raggiungendo la terza posizione in classifica e disputtare quindi i playoff di Guinness PRO14. Il quarto di finale, disputatosi a Limerick, ha visto Munster superare i biancoverdi 15 a 13.
Nonostante la delusione dello spareggio barrage, resterà una stagione indimenticabile. Mai il Benetton Rugby si era spinto così avanti in una competizione internazionale. Crowley e il suo staff hanno alzato ancora di più il livello tecnico della squadra.
Nella stagione 2020/2021, caratterizzata dal Covid, il Guinness PRO14 (nuova determinazione della lega celtica) ha creato una nuova competizione, la Rainbow Cup.
I Leoni giungono primi nel girone “Emisfero Nord” (solo squadre europee) e si aggiudicano la Guinness PRO14 Rainbow Cup battendo in finale 35 a 8 i Bulls di Pretoria a Monigo. I sudafricani erano stati a loro volta primi dell’ “Emisfero Sud” (solo squadre sudafricane). Si tratta di un trionfo storico per un club italiano a livello internazionale.
I Leoni, allenati dal neo head coach Marco Bortolami, compiono un’impresa storica, accedendo alla semifinale di Challenge Cup, dopo aver battuto Cardiff ai quarti. Mai una squadra italiana si era lanciata così avanti in una competizione europea. Segno di una crescita costante e lungimirante della franchigia trevigiana, collegata a doppio filo con lo sviluppo incessante del club a livello strutturale e di infrastrutture. In più Monigo è diventato un vero e proprio fortino per i Leoni al cospetto delle potenze internazionali.
Nel frattempo la vecchia Celtic League è diventata lo United Rugby Championship (URC). Sono 16 le squadre del campionato che coinvolge compagini italiane, irlandesi, scozzesi, gallesi e pure sudafricane.