Trascorse le due settimane del mini tour in Sudafrica, il Benetton Rugby da oggi ha messo nel mirino l’appuntamento di domenica 30 aprile. I Leoni giocheranno in Francia contro il Tolone la semifinale di Challenge Cup, la prima semifinale della storia biancoverde in una competizione europea. A indirizzarsi verso la sfida è il capitano Dewaldt Duvenage, ai microfoni di BENTV.
DD, che indicazioni avete ricevuto dalle due settimane in Sudafrica?
“Abbiamo acquisito preziose conoscenze e apprendimenti dal nostro viaggio in Sudafrica. Abbiamo capito di poter competere con la fisicità dei sudafricani e di dover mantenere la concentrazione alta per l’intera durata della gara. I margini erano molto stretti, ma siamo stati in gioco per entrambe le partite”.
Un giudizio sul campionato di United Rugby Championship appena concluso?
“Il campionato di URC è terminato, ma siamo usciti a testa alta. Ci sono state delle delusioni, ma abbiamo guadagnato in esperienza e tratto diversi insegnamenti in ottica futura. Dovremo concentrarci maggiormente sulla nostra capacità di vincere partite in trasferta nella prossima stagione, visto che possiamo considerare Monigo la nostra fortezza; così potremo raggiungere i playoff”.
Domenica la semifinale di Challenge Cup a Tolone. Quali emozioni state vivendo per preparare uno storico appuntamento?
“Sento un po’ di energia nervosa, che è sempre una cosa positiva. Siamo pronti ad affrontare la sfida e siamo felici ed entusiasti per l’occasione. Vogliamo rendere i nostri tifosi orgogliosi di noi”.
Tolone è una squadra ricca di campioni, lo scorso anno l’abbiamo affrontata agli ottavi di finale. Come si deve affrontare?
“Siamo fortunati ad aver giocato contro di loro l’anno scorso, così potremo utilizzare la partita giocata un anno fa a Tolone come esperienza utile per domenica. Come tutte le squadre francesi, Tolone ama giocare senza una struttura definita, quindi dobbiamo controllare ciò che possiamo, ovvero la posizione e il territorio, il più possibile”.
Cosa dirai ai tuoi compagni domenica prima di scendere in campo?
“Dirò alla squadra di credere in se stessi, nelle loro abilità e in ogni persona accanto. Stiamo giocando per molto più di noi stessi, stiamo giocando per la maglia biancoverde, per le nostre famiglie e i nostri fan. Possiamo fare un passo ancora più grande nella storia”.
Hai firmato per altri tre anni nella veste di giocatore-allenatore. Come ti vedi in questo nuovo ruolo?
“Negli ultimi anni sono cresciuto sia come giocatore che come persona. Credo fermamente che questo sia l’ambiente migliore per continuare a sviluppare le mie abilità e raggiungere i miei obiettivi. Sono entusiasta delle opportunità che mi attendono e non vedo l’ora di contribuire al successo della squadra nelle prossime stagioni”.
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