Inizia in terra sudafricana l’ultimo atto della regular season dei Leoni del Benetton: i biancoverdi sono
attesi da un serratissimo doppio confronto prima contro gli Sharks di Durban e la settimana successiva poi contro gli Stormers di Città del Capo, in un minitour sulla carta molto impegnativo contro due franchigie che per questa parte finale di torneo saranno imbastite da diversi internazionali Springboks e che cercheranno di sfruttare appieno il fattore campo. Il Benetton arriva in Sudafrica però sulle ali dell’entusiasmo derivante dalla storica qualificazione alle semifinali di Challenge Cup guadagnata la settimana scorsa contro i gallesi di Cardiff per 27-23, dopo un match estremamente combattuto e dall’esito incerto fino alla fine. I sudafricani Sharks sono invece reduci dalla sconfitta rimediata in Champions Cup in casa del Tolosa per 54-20, ma la franchigia di Durban ha dimostrato in questa stagione di essere una tra le compagini più prolifiche dello United Rugby Championship, con 421 punti in totale segnati e 54 mete realizzate, a fronte dei 385 punti e 48 mete segnate dai Leoni del Benetton.
Contro Tolosa la manovra dei sudafricani ha peccato in termini di finalizzazione nonostante un possesso del 54% e un totale di 590 metri percorsi, numeri ben più consistenti rispetto a quelli dei francesi; il Benetton al contrario ha cercato di sfruttare al massimo ogni occasione avuta contro Cardiff: il possesso del 46% e i 272 metri percorsi su cui si sono innestate 92 corse in attacco, rendono bene l’idea dell’alta capacità di finalizzazione con la quale i veneti hanno avuto ragione di un ostico Cardiff. Proprio contro i gallesi ottima è stata la prova della linea arretrata biancoverde, con Tommaso Menoncello tra gli attaccanti più dinamici: sue 11 corse con 55 metri percorsi, seguito poi dal solito Rhyno Smith che ha concluso 8 corse con 58 metri percorsi, mettendo anche il sigillo personale su una delle 3 mete segnate dal Benetton. Un aspetto decisamente significativo che ha segnato le ultime uscite degli Sharks riguarda invece quello dell’efficacia difensiva: contro Tolosa i sudafricani hanno mostrato diverse crepe nella tenuta della linea di difesa, con un’efficacia nei placcaggi del 65%, frutto dei 28 placcaggi falliti sui 76 complessivamente portati. Per il Benetton invece solidissima la tenuta difensiva con un 98% di efficacia basato su 153 placcaggi eseguiti, di cui appena 6 non andati a segno.
Si prospetta un match molto intenso e combattuto nell’area del breakdown, con gli Sharks di pochissimo più performanti rispetto al Benetton con un 98% di efficacia nel mantenimento rispetto al 97% dei trevigiani; sarà probabilmente proprio nei raggruppamenti a terra che i sudafricani proveranno a mettere più pressione, sfruttando le capacità dei propri fetchers, soprattutto con il reparto di terza linea dove emblematico sarà il confronto tra i capitani delle nazionali di Italia e Sudafrica, Michele Lamaro e Siya Kolisi. L’elemento che potrebbe maggiormente spostare degli equilibri di gioco in favore dei biancoverdi, è la tenuta nelle fasi statiche: contro Cardiff il Benetton ha dato prova di grande solidità, concludendo il match con il 100% di proprie mischie e touches vinte, un ottimo punto da cui ripartire, soprattutto considerando la performance degli Sharks in queste fasi, appena il 50% di mischie vinte e il 79% di palloni giocati in rimessa laterale. Cruciale sarà però non concedere occasioni di punti facili ai sudafricani, mantenendo sempre alto il focus sulla disciplina; 189 le penalità finora concesse dagli Sharks in tutto l’URC rispetto alle 171 concesse dal Benetton, anche se sono state appena 6 le infrazioni commesse dai sudafricani nel match di Champions Cup contro Tolosa rispetto alle 8 commesse dai trevigiani nel quarto di finale contro Cardiff: numeri comunque molto contenuti che lasciano presagire un match molto equilibrato e giocato punto a punto, in cui chi sarà più disciplinato avrà decisamente maggiori possibilità di vittoria.
Calcio d’inizio previsto per le 18:30 di venerdì 14 aprile.
Articolo a cura di Italrugbystats