Archiviata l’importante vittoria casalinga contro i Dragons di Newport, è tempo per il Benetton di affrontare la seconda trasferta stagionale, questa volta sull’ostico Dam Health Stadium, casa degli scozzesi dell’Edimburgo.
I Leoni di Coach Marco Bortolami scenderanno in campo con l’entusiasmo e la fiducia derivanti dalle ultime esaltanti prove casalinghe, provando a dare continuità al 34-14 con cui sono riusciti ad imporsi sui gallesi una settimana fa. Di fronte un Edimburgo che almeno in questo avvio di stagione non sta mostrando la concretezza e la qualità che solo qualche mese fa ha permesso agli scozzesi di centrare l’obiettivo playoff dove sono stati sconfitti ai quarti di finale dagli Stormers laureatisi poi campioni dello United Rugby Championship. Partita di grande importanza quindi per il Benetton nell’economia della classifica nella conference italo-scozzese in cui i trevigiani sono inseriti proprio con l’Edimburgo.
Sostanzialmente in equilibrio le percentuali di possesso tra Benetton ed Edimburgo, 53% per i trevigiani e 55% per gli scozzesi, con i biancoverdi però leggermente più performanti nella conquista del territorio con un 55% rispetto al 53% di Edimburgo; superiore anche il dato per i metri guadagnati in avanzamento, 503 per il Benetton sui 486 degli highlanders. L’attacco degli scozzesi si conferma comunque uno dei più efficaci e pericolosi dello URC, 112 punti a referto finora e 17 mete segnate nelle prime 4 giornate; ma ottimo anche il bilancio del Benetton sempre dall’inizio del torneo: 111 punti e 12 mete segnate.
Nella partita contro i Dragons sono state 108 le corse in attacco dei biancoverdi, con 9 linebreaks e un guadagno della linea del vantaggio del 64%; per Edimburgo invece 118 attacchi portati con 5 linebreaks e un guadagno della linea del vantaggio del 67%. Il terza linea Lorenzo Cannone e l’apertura Tomas Albornoz si confermano le frecce più pregiate ed efficaci a disposizione dell’attacco trevigiano: per il numero 8 biancoverde 19 attacchi, 125 metri percorsi e una meta segnata, mentre per l’apertura di origine argentina Albornoz 12 attacchi con 133 metri percorsi, 2 linebreaks, 4 difensori battuti e 14 preziosissimi punti segnati al piede che hanno permesso di ampliare il divario nel punteggio sui Dragons. Terza linea però protagonista anche nel match di Edimburgo contro i Lions, con il numero 8 Viliame Mata che ha eguagliato Lorenzo Cannone con 19 cariche, 127 metri percorsi e una meta segnata, seguito dall’altro terza linea flanker Luke Crosbie con 11 corse e 1 linebreak; “sorvegliato speciale” del match sarà di certo anche l’ala scozzese Darcy Graham, che ha concluso 11 corse con 156 metri percorsi, 2 linebreaks e ben 11 difensori battuti: per l’internazionale scozzese anche una meta segnata.
Il Benetton si conferma tra le prime squadre più efficaci del torneo in fase difensiva, con 609 placcaggi complessivi eseguiti in 4 gare e una percentuale generale di efficacia finora registrata del 91%, dato che pone i veneti in cima alla classifica delle squadre più performanti in difesa finora. Nel match della settimana scorsa i biancoverdi hanno portato 124 placcaggi complessivi, mancandone appena 9: particolarmente solide in questo frangente le prove del tallonatore Giacomo Nicotera e del seconda linea Federico Ruzza, rispettivamente con 13 e 12 interventi con il 100% di efficacia. Prova più opaca invece per Edimburgo, che contro i Lions hanno eseguito 127 i placcaggi, su cui però si innestano 24 interventi non andati a segno e una percentuale di efficacia difensiva dell’84%.
La battaglia nel breakdown si preannuncia intensa e ricca di contenuti tecnici interessanti, con i trevigiani capaci di archiviare un ottimo 98% di efficacia nel mantenimento in ruck, riuscendo a recuperare ben 5 palloni in raggruppamenti a terra: monumentali le prove in questo senso del flanker Michele Lamaro e del pilone Ivan Nemer con 16 ingressi in ruck ciascuno; 93% invece la percentuale di efficacia del mantenimento per Edimburgo che contro i Lions ha comunque recuperato 4 palloni in ruck avversarie grazie alla grande abilità dei propri fetchers, fra tutti le due terze linee Hamish Watson e Luke Crosbie. Edimburgo si è confermata squadra anche con una spiccata inclinazione a muovere molto l’ovale nello spazio come confermato dal 68% di quickballs giocate nell’intervallo 0-3 secondi e dal 64% di ripartenze alla mano dalla propria area dei 22 metri; per il Benetton invece una percentuale di quickballs del 55% nell’intervallo 0-3 secondi e un atteggiamento più prudente nella exit strategy con il 42% di ripartenze alla mano e un 47% di calci di alleggerimento.
Nelle fasi statiche si preannuncia una partita di grande equilibrio con il Benetton che ha concluso il match contro i Dragons con il 100% di proprie mischie e il 94% di rimesse laterali vinte; numeri non troppo lontani per Edimburgo che contro i Lions ha chiuso il match con una percentuale di mischie vinte del 100% e un 81% di rimesse laterali conquistate. Molto concreta e attenta la partita dei trevigiani per quanto riguarda la disciplina: solo 7 infrazioni commesse, maggiormente in fase difensiva con 4 fuorigioco fischiati. Più fallosi i giocatori di Edimburgo con 10 penalità complessive concesse, su cui pesano i 5 falli commessi in raggruppamenti a terra, segnale comunque che il breakdown sarà probabilmente la fase di gioco in cui si decideranno molti degli equilibri del match che attende i Leoni del Benetton in terra scozzese.
Calcio d’inizio previsto per le 18:15 di sabato 15 ottobre.
Articolo a cura di Italrugbystats