Sabato è il giorno del ritorno in campo per il Benetton Rugby che ha disputato l’ultima gara l’11 dicembre in Challenge Cup contro Stade Français. I Leoni tornano in Guinness PRO14 per il nuovo anno nella prima gara del 2021 che li vede frapposti alle Zebre nell’affascinante derby celtico. A presentare la sfida l’allenatore biancoverde dei trequarti Ezio Galon.
Ezio, dopo tre settimane i Leoni ritornano in campo. Innanzitutto, come sta la squadra?
«La squadra sta bene, c’è un po’ di spaesamento nel senso che dovevamo giocare due partite che non abbiamo disputato e quindi sono state settimane particolari, in cui la sfida per noi dello staff e i giocatori è stata quella di mantenere il focus alto. Siamo comunque fortunati perché rispetto a tante altre situazioni riusciamo a venire in campo, riusciamo ad allenarci ed è una cosa molto importante per i giocatori».
Il rientro di alcuni interpreti della Nazionale quanto vi aiuta nella preparazione delle prossime gare?
«Il rientro dei nazionali è importante per il gruppo, perché innanzitutto ci permette di fare allenamento con opposizione, cosa che per alcune settimane non siamo riusciti a fare. Alzano il livello di qualità delle sedute e portano il livello che hanno maturato in Nazionale, quindi sono innesti importanti per noi e per l’economia della squadra».
Sabato il match contro le Zebre a seguito del rinvio di una settimana fa. Quali saranno i fattori chiave della sfida?
«Sono tanti. Prima di tutto la capacità di avere un’ottima disciplina, un tasso di errori basso perché le condizioni non saranno buone. Tutte le squadre stanno giocando a sprazzi o non stanno giocando quindi gli automatismi saranno un pochino arrugginiti. Secondo me è proprio questa la chiave della partita, riuscire ad essere disciplinati, riuscire a fare pochi errori, essere molto solidi nelle basi e giocare rispetto alle condizioni che ci saranno sabato».
Quanto può incidere in vista del derby il fatto che Benetton Rugby e Zebre si conoscono bene e si sono affrontate già diverse volte?
«I derby non sono mai partite facili perché c’è molta competizione, i ragazzi si conoscono bene e vogliono dimostrare il loro valore. Non sono generalmente partite aperte perché la posta in gioco mentalmente è alta, c’è anche il posto in Nazionale in gioco, sono vari fattori che incidono sul risultato e sull’andamento della partita. Tenendo conto anche del periodo e delle condizioni non mi aspetto una partita aperta o spettacolare, mi aspetto una partita in cui la strategia e la disciplina avranno un peso importante, il numero di errori avrà anch’esso un peso specifico; questa sarà la chiave della gara di sabato».
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