SUPER 10: Marco Neethling parla dei prossimi avversari del Benetton
Cresciuto nella sua Durban, già Nazionale Italiano giovanile e Seven, Marco Neethling è al Benetton Treviso da due stagioni, arrivato in biancoverde proveniente dall’allora Overmach Parma.
Con la maglia gialloblu, questo trequarti centro italosudafricano, ha vinto anche una Coppa Italia nel 2006 e ha lasciato un vivo ricordo di sè, con memoria di buone stagioni e di sentimenti positivi, tra l’altro ricambiati.
“A Parma – conferma l’interessato – mi sono sempre trovato bene. Ho conosciuto ottime persone e apprezzato particolarmente anche la bellezza della città”.
Pur cambiando gli allenatori, molte volte le squadre restano in qualche modo legate ad una particolare maniera di esprimere il proprio gioco. Da ex Marco Neethling sembra avere le idee chiare.
“Il Rugby Parma gioca molto usando i trequarti al largo e punta poi molto sul capitano, Manoa Vosawai, un giocatore che fa spesso da perno ed entra molto nel vivo delle azioni”.
Due partite e il Benetton prova già ad andare in fuga. Punteggio pieno e tre punti di distanza dalla seconda in classifica, la Femi CZ Rovigo. Eppure l’equilibrio sembra andare per la maggiore in Super 10.
“Ho visto squadre come L’Aquila e Prato comportarsi molto bene sinora. Sono due neopromosse, ma hanno motivazioni e ottimi elementi a proprio favore. Speriamo comunque di poter dimostrare anche quest’anno di essere i più forti”.
I Leoni vengono da una partita vinta con una buona prova contro il Petrarca Padova, dopo un primo tempo con pochi punti è arrivata una ripresa a ritmo più intenso e con molte emozioni.
“Penso che nel primo tempo siamo riusciti a stancare i nostri avversari, assestando poi il colpo del ko nel secondo tempo, quando loro erano ormai senza energie”.
E proprio questa chiave di lettura non può che esaltare la profondità di scelta a disposizione del tecnico Franco Smith, la cui rosa di quaranta elementi sembra sempre più apprezzabile sia per quantità che per qualità.
“La differenza con altre squadre potrebbe stare tutta lì – conferma Neethling – Noi possiamo fare cambi alla pari se non addirittura migliori, mentre altri team hanno quindici o venti giocatori di buona qualità e poi, in qualche modo, devono accontentarsi. I nostri sono tutti più o meno allo stesso livello”.
Particolare menzione, in questo caso, meritano i volti nuovi della stagione 2009/2010, già inseritisi a pieno regime nel piano di gioco della sqaudra.
“Sembra che siano qui da cinque anni. Si stanno comportando bene, svolgendo un ottimo lavoro. E poi il clima è positivo, perchè ci sentiamo davvero tutti amici e contenti”.