RABODIRECT PRO12: Intervista a Franco Smith
Treviso, 7 febbraio 2012
Pronti, via. Dopo due settimane di sosta, il Benetton Treviso si rituffa nell’avventura del RaboDirect PRO12, ad un mese di distanza dall’ultima sfida, sempre in terra d’Irlanda.
Allora fu Munster, ora invece è il turno di Leinster, sempre una delle formazioni più quotate in Europa e capolista nell’attuale classifica.
Pienamente consapevole delle tante insidie che si presenteranno giovedi alla Royal Dublin Society, ma anche fiducioso nei mezzi della sua squadra è il tecnico biancoverde Franco Smith.
La quattordicesima giornata propone all’allenatore sudafricano, scelte di formazione praticamente obbligate viste le tante assenze tra infortuni e, soprattutto, convocazioni in Nazionale.
“E’ vero, non c’è molta scelta, ma non userei comunque il termine obbligate. Questi sono giocatori che fanno parte della rosa del Benetton Rugby e che abbiamo voluto sin dall’inizio dell’anno, quindi tutti atleti che personalmente stimo.
Questi ragazzi hanno tutta la mia fiducia e l’hanno ripagata ad inizio anno con delle belle prestazioni. Non dimentichiamoci che questo è il gruppo che ha ottenuto la prima vittoria all’estero.
Quello che voglio da loro è che continuino a giocare al massimo delle proprie potenzialità e ad essere competitivi.
Non posso negare nemmeno che molti di questi giocatori sono scesi in campo nel match dell’andata con gli Aironi, una partita che ancora ci lascia un piccolo fastidio e quindi anche la necessità di rifarsi”.
Intanto, però, a dover scegliere, forse Franco Smith avrebbe preferito un avversario, per così dire, più soft in questo periodo, piuttosto che il Leinster, una delle regine d’Europa nella palla ovale e prima nella graduatoria generale.
“Sono sicuramente una squadra in forma ed un gruppo di alto livello, però non hanno la stessa motivazione e fame del Benetton.
Hanno vinto tanto e spesso e continuano ancora a vincere. Noi invece vogliamo arrivare a traguardi importanti e quindi l’orgoglio è sicuramente un’arma in più.
Poi non possiamo sicuramente considerarci disperati, abbiamo già giocato contro il Leinster e sappiamo che non possiamo avere nessun timore reverenziale e che, anzi, possiamo anche batterli”.
La partita potrebbe essere, in qualche modo, anche condizionata dalle previsioni climatiche negative che stanno interessando tutto il territorio continentale.
“Ci aspettiamo pioggia e questo potrebbe portarci ad un piano di gioco specifico. Comunque il nostro obiettivo è quello di mantenere il più possibile la pressione sui nostri avversari, considerando anche il fatto che non abbiamo nulla da perdere.
L’obiettivo è applicare al meglio quanto fatto nelle ultime settimane e mantenere la partita chiusa ed in equilibrio”.
Ritrovi anche alcuni giocatori visti ad inizio stagione, quando i Nazionali erano impegnati alla Coppa del Mondo in Nuova Zelanda. Come hai visto i permit players al loro rientro tra le fila dei Leoni?
“Naturalmente il ritmo di gioco al quale sono stati abituati nell’ultimo periodo è diverso da quello che troveranno giovedi nel RaboDirect PRO12.
Però comunque lo staff tecnico sta lavorando al meglio per poterli mettere in condizione di essere al top in campo.
In generale, tuttavia, sono molto soddisfatto e contento dell’atteggiamento che ho riscontrato in questi ragazzi.
Hanno dimostrato grande grinta e volontà di giocare e dare il 100% per la maglia del Benetton Treviso”.
Si trovano anche a dover giocare partite di spessore in un periodo critico della stagione.
“Le prossime quattro settimane saranno importantissime per il nostro team. Abbiamo la possibilità di dimostrare veramente la nostra crescita e dove siamo in questo momento.
Comunque ribadisco che per me non c’è assolutamente una prima ed una seconda squadra. Tutti i giocatori sono allo stesso livello e sta a loro determinare le mie scelte”.
Una buona parte del gruppo, ben quindici giocatori totali, è impegnato nel frattempo al Sei Nazioni. Il secondo impegno con l’Inghilterra sarà un’occasione per migliorare ulteriormente le buone cose viste contro la Francia, nonostante la sconfitta.
“Ho visto i nostri ragazzi fisicamente presenti e sono contento per le loro prove. Credo che il risultato non sia veritiero e non testimoni l’andamento del match a pieno.
Rispetto al passato, ho visto un’Italia con meno frenesia e più attenzione, con obiettivi chiari e la cognizione di cosa fare e con piani determinati anche dopo gli errori”.