MAGNERS LEAGUE: Primo giorno di lavoro per i Nazionali

Treviso, 18 Luglio 2010

Treviso, 19 luglio 2010

Non avranno preso parte alla giornata di team building, impostata su un lavoro tipo triathlon, di venerdì scorso a Jesolo, certo è che l’inizio per il gruppo dei Nazionali Azzurri del Benetton Rugby non è stato esattamente in discesa.

Arrivati questa mattina presto per sostenere i primi test fisici e medici, i ragazzi che hanno partecipato al tour in Sud Africa: Valerio Bernabò, Lorenzo Cittadini, Paul Derbyshire, Leonardo Ghiraldini, Luke McLean, Simon Picone, Franco Sbaraglini, Michele Sepe, Manoa Vosawai ed Alessandro Zanni, hanno da subito iniziato a lavorare.

E naturalmente per loro l’obiettivo non può che essere quello di recuperare il più in fretta possibile il livello già raggiunto dagli altri compagni di squadra, già al lavoro da circa un mese.

“Due giorni fa stavamo meglio – scherza uno stanco Leonardo Ghiraldini – Oggi abbiamo svolto i consueti test atletici e con lo staff medico e nel pomeriggio abbiamo svolto un particolare percorso.

Ce l’aspettavamo comunque, tanto è vero che io, così come credo anche gli altri ragazzi, abbiamo fatto appena una settimana di vera e propria vacanza, ma per il resto del tempo abbiamo fatto un riposo attivo con una serie di esercizi suggeriti dallo staff tecnico”.

In effetti, mentre i compagni erano in Ghirada agli ordini di Franco Smith e Marius Goosen, Ghiraldini e compagni erano impegnati allo Stadio Monigo in quello che, all’occhio dell’osservatore esterno, è sembrato un percorso a dir poco estenuante.

MAGNERS LEAGUE: Primo giorno di lavoro per i Nazionali

Vogatore per Simon Picone, braccia per Franco Sbaraglini e Michele Sepe.
Leonardo Ghiraldini è, invece, alle prese con uno strano martello da percuotere su una ruota da trattore.

“E’ un lavoro per stazioni – ha commentato il preparatore atletico Giorgio Intoppa, ideatore con il collega Fabio Benvenuto di questi esercizi – E sviluppiamo la parte aerobica, di forza e resistenza, ma soprattutto ci si sofferma sull’intensità”.

Un gruppo corre a sinistra, un altro a destra lungo tutto il perimetro dello stadio. Sembra un caos apparente, poi ti accorgi però dei cartoncini che accompagnano alcune posizioni ben delimitate.

C’è una ruota da trattore da portare per alcuni metri nel parcheggio. Ci sono barattoli di vernice da sollevare e riposizionare. C’è un’altra ruota da percuotere con un grosso martello.

MAGNERS LEAGUE: Primo giorno di lavoro per i Nazionali

Alessandro Zanni trascina una ruota nel parcheggio dello stadio, mentre Valerio Bernabò si cimenta con una particolare versione del tiro alla fune e Manoa Vosawai prova la sua agilità nel salto della corda.

E poi ancora corde da saltare, esercizi in palestra tra cyclette, step, vogatore e pugilato e infine una strana versione del tiro alla fune, dove si devono tirare dei pesi a terra.

Non c’è che dire, se si vuole arrivare pronti alla Magners League, anche questo è il prezzo da pagare. Fatica e sudore e non importa se, come commenta sorridendo Luke McLean: “oggi ho perso due anni della mia vita”.

“Abbiamo potuto usufruire di un riposo attivo maggiore rispetto ad altri – afferma il seconda linea Valerio Bernabò, neo-acquisto proveniente dalla Futura Park Roma – La preparazione per ora procede bene e a pieno ritmo.

E’ giusto partire a mille come stiamo facendo in modo da poter arrivare presto a pieno regime con i nostri compagni che già si stanno allenando da diverse settimane.

E’ un allenamento decisamente completo con una parte di palestra ed una di cardio che mettono in moto tutte le parti dell’organismo, il tutto unito poi anche a lavori specifici”.

MAGNERS LEAGUE: Primo giorno di lavoro per i Nazionali

Cyclette per Luke McLean, vogatore per Lorenzo Cittadini, mentre Paul Derbyshire si cimenta con il pugilato

Si fatica quasi a credere all’espressione di fatica dipinta sul volto di Alessandro Zanni, normalmente il primo ad arrivare e l’ultimo ad abbandonare la palestra. Questo ad ulteriore testimonianza dello sforzo profuso.

“Come primo giorno non c’è male – scherza il terza linea udinese – Direi che è stato un buon impatto. Nei primi giorni è normale, comunque, fare un po’ di fatica in più perchè siamo reduci dalle vacanze e quindi abbiamo perso quella base di preparazione e bisogna recuperarla il prima possibile.

Pur avendo fatto palestra e fitness, siamo pur sempre reduci da due settimane di semi-inattività e quindi dobbiamo recuperare rispetto alla condizione degli altri ragazzi.

Oggi abbiamo comunque fatto un buon allenamento e direi che è stato davvero un inizio positivo”.

Due belle prestazioni contro il Sud Africa, dove forse la fatica si è sentita meno e ora l’inizio di una nuova avventura in Magners League, un torneo dove nulla viene dato per scontato.

“E’ sempre meglio giocare perchè anche se fatichi, almeno ti diverti di più. Qui lo sforzo è davvero notevole. Sia per Viadana che per Treviso quella del 4 settembre sarà una data storica.

Sarà un punto di svolta per l’intero movimento italiano e ora starà solamente alle due squadre dimostrare di meritarla e far vedere tutto il proprio valore.

Credo che visto il buon livello di certe partite giocate in Heineken Cup lo scorso anno, la nostra squadra potrà sicuramente dire la sua.

Ci aspetta un grande lavoro, soprattutto nel mese di agosto, per arrivare preparati nel miglior modo possibile all’inizio della nuova stagione.

Quest’anno con la Magners League non possiamo più permetterci errori, perchè non stiamo più parlando del Campionato Italiano, ma di una competizione dove il livello tecnico e fisico è di notevole spessore.

Squadre come Munster o Leinster non ci concederanno assolutamente il minimo errore ed è per questo che dovremo essere al 100%”.


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