MAGNERS LEAGUE: Conferenza stampa pre-Munster
Conferenza stampa di vigilia per il Benetton Treviso chiamato domani alla sfida contro Munster, corazzata irlandese che vanta al suo attivo diversi titoli in Magners League ed Heineken Cup.
A parlare oggi sono stati il tecnico dei Leoni, Franco Smith, il mediano di mischia-centro, Simon Picone ed il seconda-terza linea, Benjamin Vermaak.
FRANCO SMITH – HEAD COACH
“Hanno perso due settimane fa contro i London Irish, ma contro Tolone sono stati impressionati. La squadra francese ha una mentalità latina, non voleva combattere a livello fisico e non riescono ad ottenere grandi risutlati fuori casa.
Lasciare una squadra del genere guadagnare metri è un pericolo, sono pieni di esperienza e giocano assieme da molto tempo. Ma noi non possiamo guardare chi abbiamo davanti.
Dobbiamo giocare pensando a noi stessi, aumentando intensità e ritmo. Non m’interessa cosa fanno loro, ma quello che farà la mia squadra.
Andiano là cercando di dare oltre il 100% delle nostre capacità. Munster aveva la stessa forza per noi sia ora che all’inizio dell’anno.
Dal nostro punto di vista, per quanto riguarda la squadra, niente è cambiato rispetto al primo giorno. Affrontiamo una formazione alla volta. All’inizio dell’anno tutte le nostre avversarie erano forti per noi, eppure siamo già riusciti a dare soddisfazioni ai nostri tifosi.
Ci sono diverse squadre che hanno i nostri stessi obiettivi, soprattutto quello di vincere fuori casa. E’ uno scopo che ci prefiggiamo per avere più rispetto in Europa”.
BENJAMIN VERMAAK – SECONDA/TERZA LINEA
“Ho sognato partite di rugby in tutti questi mesi. Ho grande entusiasmo e voglia di poter tornare in campo. Giocare contro Munster ti dà le stesse motivazioni di una finale di Coppa del Mondo.
Fisicamente ora sto bene e ho molta adrenalina da mettere in campo”.
SIMON PICONE – MEDIANO DI MISCHIA/CENTRO
“Siamo pronti ad entrare in campo e a dare il nostro apporto alla causa della squadra. Posso adattarmi anche come centro, è un ruolo che ho ricoperto in passato pure assieme a Franco Smith come giocatore.
Avendo un po’ di esperienza internazionale, so che non cambia la sostanza che si tratti di giocatori irlandesi, neozelandesi o altro.
Sono sempre umani e dobbiamo cercare semplicemente di ripetere in trasferta le buone prestazioni viste finora a Monigo”.