I VOLTI NUOVI: Luca Morisi - Centro

Treviso, 16 Luglio 2012


Treviso, 17 luglio 2012

Luca Morisi torna a Treviso dopo esserci stato lo scorso anno come permit player ad inizio stagione ed aver impressionato per doti fisiche e capacità di adattarsi al nuovo livello di gioco.

Mediano di apertura con le Nazionali Juniores, è stato schierato come centro con la maglia biancoverde, disputando sei incontri tra settembre ed ottobre e segnando anche una bellissima meta in prima fase contro gli Ospreys.

“Una bella emozione – racconta il giovane talento – Peccato, però, non aver vinto la partita. Fu un incontro punto su punto e molto equilibrato, contro una grande squadra che alla fine ha vinto il torneo.

La soddisfazione maggiore è arrivata comunque dopo, quando tutti i compagni sono venuti ad abbracciarmi ed è stata una cosa inattesa”.

Nato a Milano il 22 febbraio 1991, è cresciuto nell’Asr Milano ed ha giocato con la maglia del Grande Milano in Serie A. Da lì il passaggio lo scorso anno ai Crociati Parma.

Al rugby è arrivato molto presto, sin dalla tenera età di sei anni, uno sport che caratterizza tutta la famiglia Morisi, ma che non ha subito trovato aperta convinzione in Luca.

“Papà Riccardo giocava come tallonatore e terza linea e poi è medico ortopedico, sempre presente a dare una mano alle partite dell’Asr Milano.

A sei anni mi ha portato a provare e a fine allenamento mi ha chiesto se mi era piaciuto e ho risposto in maniera affermativa.

Poi, però, mi ha chiesto se volevo tornare ed io ho risposto di no. Ho fatto basket per un anno e poi ho riprovato di nuovo con il rugby.

In famiglia, poi, c’è anche mio fratello Marco che gioca come mediano di mischia ed è più piccolo di quattro anni”.

Insomma, in futuro, potrebbe prospettarsi anche una mediana tutta made in famiglia Morisi, anche vista la pressione a cui il ragazzo è stato sottoposto come una delle soluzioni all’atavico problema azzurro della maglia numero 10.

“Io gioco dove più mi piace sinceramente e se devo scegliere preferisco centro. E’ il ruolo dove ho sempre giocato, mentre solo in Nazionale Juniores sono stato utilizzato come apertura.

Mi piace molto il contatto e placcare. In attacco, poi, mi ritengo un giocatore potente, che avanza e recupera palloni”.

Chi lo conosce bene, in effetti, lo definisce un centro naturale dalle buone qualità fisiche, aiutate anche dagli studi di Scienze Motorie e forse pure dalle amorevoli cure materne di mamma Cecilia, oltre che dalle sue bistecche.

“Con la mia famiglia ho un ottimo rapporto e mia mamma mi segue in tutto e per tutto. A casa, poi, visto che ci sono tre rugbisti non possono mai mancare le fiorentine”.

Una mamma, però, anche sportiva e figlia di un ex giocatore di calcio arrivato ad indossare la maglia nerazzurra dell’Atalanta.

Milanese di nascita, la famiglia è però di origini friulane e si è anche formata a tutti gli effetti nella stessa terra.

“I nonni materni sono di Udine, mentre papà è di Trieste. I miei si sono conosciuti al mare, a Lignano e poi si sono trasferiti assieme a Milano”.

Giovane tra i più considerati per il futuro azzurro, dopo essere stato Nazionale Giovanile, è stato chiamato (2 caps al momento all’attivo) anche in Nazionale Maggiore.

“Ho esordito in una giornata particolare (l’11 febbraio 2012 all’Olimpico nel match perso 15-19 contro l’Inghilterra in una Roma innevata, ndr) e per pochi minuti, ma è stato un momento bellissimo.

Ero agitato e anche un po’ infreddolito in panchina. Ma ricordo soprattutto la cornice dello stadio e la tanta gente, nonostante la neve”.

Come il nuovo compagno di avventura Marco Fuser, nel tempo libero è appassionato di tiro con l’arco.

“Ho da poco comprato un arco, ma vorrei riuscire ad usarlo più spesso. Mi piace stare tranquillo in compagnia, guardarmi qualche film ed ascoltare musica, soprattutto Eminem”.

Idee chiare anche sulla nuova stagione.

“Vorrei provare a conquistarmi una maglia da titolare in qualche occasione, ma senza particolari pretese.

Il RaboDirect PRO12 mi ha lasciato un ricordo di rugby molto fisico e con altissimi ritmi di gioco. E’ una competizione con squadre molto tecniche e a volte viene quasi da chiedersi come sia possibile un certo divario”.

Una scelta comunque semplice, quella del trasferimento a Treviso, anche in virtù dei buoni progressi dello scorso anno.

“La squadra è molto buona e nell’ultima stagione mi ero trovato bene. Ho sempre visto un gruppo coeso e se saremo legati riusciremo a toglierci delle soddisfazioni.

Speriamo pure di non gettare al vento troppe occasioni, come lo scorso anno. Ho ancora nella mente la partita con il Connacht.

Nell’ultima esperienza qui ricordo di aver lavorato tanto, come non mai, ma ho buone memorie anche della città.

Treviso mi piace perchè è un piccolo gioiello e ci si vive bene, con tranquillità e senza troppo stress”.

LA SCHEDA

NOME: Luca Enrico Roberto
COGNOME: Morisi
NATO A: Milano
IL: 22 febbraio 1991
ALTEZZA: 183 cm
PESO: 95 kg
RUOLO: Centro, Mediano di Apertura
SQUADRE PRECEDENTI: Rugby Grande Milano, Crociati
PALMARES: –
HONOURS: Italia, Italia A, Nazionali giovanili


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