I VOLTI NUOVI: Alberto De Marchi - Pilone
Treviso, 10 luglio 2012
Iniziamo la carrellata dei molti volti nuovi del Benetton Rugby, per la stagione 2012/2013, da un personaggio che presenta al massimo grado spontaneità e simpatia, da vero veneto, ma anche e soprattutto da vero pilone, traccia inconfondibile nel suo dna, ma anche nella sua e-mail personale.
Cresciuto in una delle cittadine italiane più legate alla palla ovale, San Donà di Piave in provincia di Venezia, Alberto De Marchi arriva al Benetton Treviso con l’obiettivo di riavvicinarsi a casa e di vincere.
Legatissimo al fratello Riccardo e alla nipotina Vittoria – nome che ci auguriamo possa essere qualcosa di più di un auspicio positivo – ha deciso di lasciare Viadana e trasferirsi nella Marca.
“Mi mancava molto la mia famiglia – confessa il nuovo pilone biancoverde – in particolar modo mio fratello e la mia bellissima nipotina, che riuscivo a vedere sempre troppo poco”.
A Viadana, però, è comunque legata una splendida esperienza di vita e professionale per il giocatore sandonatese.
“Ringrazierò sempre la società degli Aironi perchè mi ha fatto capire per la prima volta cosa vuol dire l’alto livello e come ci si deve allenare in maniera sistematica.
Grazie a loro sono maturato notevolmente e grazie ai consigli dei compagni ho potuto accumulare esperienza importante, cosa che mi ha consentito anche di arrivare in Nazionale.
Mi dispiace molto per come è finita la storia di quel club, perchè il potenziale c’era e perchè tutti noi andavamo in campo con la chiara idea di lavorare e dare il massimo”.
Un’estate a dir poco folgorante per Alberto. Il passaggio ad un nuovo club, più vicino a casa ed agli affetti personali, ma anche e soprattutto il coronamento di un altro sogno: l’esordio in Azzurro, arrivato lo scorso 9 giugno contro l’Argentina.
“Emozionante è dir poco. Ci sono sempre andato molto vicino. Ero stato convocato per l’ultimo Sei Nazioni e prima ancora per la Coppa del Mondo in Nuova Zelanda e avevo dovuto rinunciare in entrambi i casi per infortunio.
Ora finalmente sono riuscito ad esordire ed ho un grande entusiasmo anche per la nuova avventura a Treviso, tanto che non vedo l’ora di iniziare e ho molta voglia di vincere”.
Nel mezzo, per lui cresciuto in una delle mischie più solide del rugby veneto, anche la gioia per il ritorno ai massimi livelli del “suo” San Donà.
“Sono molto contento per loro e da tifoso è stato motivo di grande felicità, ma anche di invidia, perchè anche a me sarebbe piaciuto vincere una finale e arrivare a giocare il Campionato di Eccellenza con il San Donà, squadra dove ho debuttato a livello giovanile e poi ho giocato in Serie B ed A”.
Nazionale Juniores dall’Under 18 alla 21, con due Sei Nazioni nelle categorie Under 20 e 21 ed un Mondiale Under 19 in Sud Africa alle spalle, De Marchi confessa anche, come già detto in precedenza, un’insaziabile fame di successo.
“La scelta del Benetton è dovuta alla voglia di vincere che ho. Voglio mettermi a disposizione e scendere in campo, allenarmi ogni minuto per questo obiettivo, dando il massimo e volendo lo stesso da tutta la squadra”.
In Ghirada, poi, era quasi di casa.
“Conosco praticamente tutti i ragazzi perchè ci siamo affrontati tante volte tra Campionati Italiani e PRO12. I campi della Ghirada li conosco molto bene, soprattutto perchè da piccolo venivo sempre a giocarci con il San Donà e rimediavo sempre sonore sconfitte…ma qualcuna è arrivata anche da grande”.
Tipo?
“Ricordo un episodio di una sconfitta a Monigo quando giocavo con il Parma e, a causa degli infortuni fui costretto a giocare tallonatore. La prima ed ultima volta. Perdemmo in maniera sonora e senza prendere nemmeno un lancio”.
Se si può, dunque, mettere una pietra sopra al suo passato con il numero 2 sulle spalle, non si può non pensare comunque alla solidità garantita in mischia ed al dinamismo in campo aperto.
Alberto, che nell’ultima stagione con gli Aironi ha disputato 21 incontri, 18 di RaboDirect PRO12 e 3 di Heineken Cup, partendo titolare in 9 occasioni, nasce come pilone destro e poi viene convertito a sinistro.
“All’inizio non capivo molto – scherza amichevolmente – poi quando ho realizzato che a sinistra si faceva meno fatica ho deciso di cambiare. Sono adattabile a giocare in entrambe le posizioni senza problemi e mi metto a disposizione”.
Sorprendenti le sue qualità fisiche, soprattutto in campo aperto, ha buone capacità nel gioco lontano dai raggruppamenti e nel portare avanti palla, cosa che forse gli deriva anche dal passato calcistico.
“Giocavo terzino e poi all’età di 11 anni sono stato invitato alla festa di compleanno di un amico. Fatalità volle che il padre di quest’ultimo fosse il Presidente del settore giovanile del Rugby San Donà, che guardandomi mi fece subito capire che avevo sbagliato decisamente tipo di palla”.
La passione per il calcio, tuttavia, gli è rimasta.
“Seguo molto e sono grande tifoso juventino. Questo, però, ho già capito che mi procurerà qualche grattacapo. Dovrò sudare parecchio perchè il preparatore atletico, Fabio Benvenuto, mi ha già detto che è interista”.
Assieme a quella anche la grande dedizione per la cucina, non solo come gourmet.
“Sono cuoco e sogno di aprire un ristorante in zona con mio fratello, che invece fa il cameriere. E’ sicuramente uno dei nostri obiettivi per il futuro. Me la cavo con diverse portate e non ho un piatto preferito, ma prediligo il pesce”.
Per lui, intanto, si preannuncia un record già scovato dagli addetti ai lavori Oltre Manica: sarà il primo giocatore italiano a vestire nella competizione celtica due maglie diverse di due squadre del nostro Paese.
“Non me ne ero reso conto in effetti. Credo di avere anche già il record di primo pilone italiano ad esordire nell’allora Celtic League, perchè con gli Aironi avevamo giocato prima del Benetton.
Il PRO12 è una competizione sicuramente diversa da quelle a cui eravamo un po’ tutti abituati, ma la vedo assolutamente come alla nostra portata.
Negli ultimi anni alle due formazioni italiane è mancato soltanto un pizzico di cinismo, sono comunque convinto che ci siano tutte le possibilità per far bene”.
LA SCHEDA
NOME: Alberto
COGNOME: De Marchi
NATO A: Jesolo (Venezia)
IL: 13 marzo 1986
ALTEZZA: 183 cm
PESO: 118 kg
RUOLO: Pilone
SQUADRE PRECEDENTI: Rugby San Donà, Rugby Parma, Aironi
PALMARES: 2 Coppe Italia, 1 Supercoppa Italiana (sempre con la Rugby Parma)
HONOURS: Nazionale Maggiore, A, Giovanili.