HEINEKEN CUP: Una maglia, una tradizione
Sarà forse sfuggita ai neofiti o ai tifosi avversari, ma di sicuro non ai tanti appassionati trevigiani che hanno animato la prima partita di Heineken Cup contro il Perpignan sulle tribune dello Stadio Monigo.
La nuova maglia del Benetton Rugby per le Coppe Europee è un gioiello che ritorna a splendere a trent’anni dall’adozione degli ormai classici colori biancoverdi.
Sin dalla creazione del club, nel lontano 1932 ad opera dell’allora studente Livio Zava, per scommessa e per passione, il Rugby Treviso ha adottato i colori della città, il bianco e l’azzurro, divenuto poi blu nel tempo.
Gli anni ’70 sono anni ancora pioneristici in qualche modo, con la costruzione di Monigo che ancora deve vedere il suo effettivo sviluppo e la squadra che gioca vicino al cimitero, al vecchio campo “Milani”.
Sono gli anni della sponsorizzazione Metalcrom, con le prime quattro lettere a rappresentare il gesto più bello e liberatorio tra le azioni della palla ovale.
Nascerà così ben presto anche il famoso coro “Meta Meta Metalcrom”, che forse qualcuno avrà sussurrato sovrappensiero anche sabato, a più di trent’anni di distanza.
E’ il periodo degli incontri e delle convocazioni al bar Biffi, in pieno centro cittadino. L’era del grande rugby che vive nell’epopea dei Barbarians del ’73, con la meta del secolo di Gareth Edwards.
L’era del Galles di Barry John e JPR Williams e dei leggendari Lions di Carwyn James che sconfiggeranno la Nuova Zelanda nella terra della grande nuvola bianca.
In Italia, però, sono anche gli anni delle grandi rivalità venete e dei mitici Dogi. Gli anni in cui Petrarca e Rovigo battagliano per lo scudetto e in cui con prepotenza si inserisce nel 1978 il Treviso.
Con Arrigo Manavello alla presidenza ed Umberto Cossara in panchina, Treviso vince all’ultima giornata a L’Aquila e, approfittando del precedente scivolone del Rovigo a Brescia, torna ad alzare il trofeo più ambito dopo oltre vent’anni.

Il primo Benetton Treviso della storia. Stagione 1978/1979, la formazione della Marca può fregiarsi dello scudetto
conquistato sotto le insegne Metalcrom la stagione precedente.
E’ lo scudetto conquistato da Amadio, Blessano, Carraro, Collodo, Fanton, Favaro, dai Francescato, da Franceschini, Gazzola, Lo Curcio, Marchetto, che segnerà 41 mete da record.
E poi ancora di Mason, Massaro, Munro, Novello, Pavan, Pavin, Peruzzo, Reato, Rich, Robazza, Rossi, Sartorato, Schiavon e Zuccarello.
Uno scudetto festeggiato anche recentemente in città, con tanto di esposizione della maglia in pieno centro storico e allo stadio Monigo.
L’anno dopo, inizia l’era Benetton, che negli anni successivi porterà all’innovazione di strutture, metodi organizzativi e pure dei colori sociali.
Però, nel primo anno di gioco, l’epoca Benetton continua con la tradizione ed i colori bianco e blu storici, si fregiano del nome dell’azienda e dello scudetto cucito sul petto.
A trent’anni di distanza, ancora lo stesso nome rimane sulle maglie ed il legame più saldo che mai, con tanto di presenza negli spogliatoi, in tribuna e in campo del signor Luciano Benetton.
E a trent’anni di distanza, ancora un tricolore è cucito sul petto dei Leoni. E un’impresa storica ha segnato il giorno del ritorno alle antiche tradizioni del rugby a Treviso.
