HEINEKEN CUP: Partita per rifarsi, parola di capitano

Treviso, 13 Dicembre 2010

Treviso, 14 dicembre 2010

Non ha dubbi capitan Antonio Pavanello, questo Benetton Treviso è una grande squadra che potrà togliersi delle grosse soddisfazioni in futuro e che già ha dimostrato buona parte del suo valore.

I risultati, forse, e specialmente in questa campagna di Heineken Cup, non hanno premiato gli sforzi dei Leoni, che finora hanno infatti raccolto un solo punto ma con tre ottime prove per quanto riguarda gioco e mentalità.

La maledizione che attanaglia la truppa di Smith quest’anno sembra essere quella del 35. Tanti sono, infatti, i punti subiti contro Perpignan e Scarlets negli ultimi due incontri, mentre 34 erano stati quelli realizzati dai Tigers a Monigo.

I meccanismi difensivi restano da sistemare, ma comunque il XV della Marca ha dimostrato una buona tenuta di campo per tutti gli 80′, costringendo gli Scarlets a difendere con le unghie e con i denti nella parte finale di gara.

Due occasioni con la mischia, entrambe con palla in mano al rientrante terza linea Manoa Vosawai, vanificate non senza qualche dubbio regolamentare, quando una meta poteva voler dire due punti importanti per i biancoverdi.

“E’ un vero peccato – commenta capitan Antonio Pavanello – Sicuramente si poteva fare di più. Ci sono stati alcuni errori difensivi che non c’hanno permesso di portare a casa un risultato positivo.

Senza di quelli, magari adesso staremmo ancora festeggiando per una bella vittoria in trasferta”.

Episodi, dunque, con alcuni placcaggi mancati o con una gestione al piede a volte non accurata che hanno portato alla doppietta di Lamont e alle mete di Turnbull e King, quest’ultima arrivata grazie anche all’invenzione dell’astro nascente gallese Priestland.

“Gli Scarlets restano comunque una grande squadra, certo potevamo segnare nell’ultima parte di gara dove abbiamo mantenuto la pressione nei loro 22. Se non ci siamo riusciti è merito anche della loro straordinaria difesa.

Forse c’è mancata un po’ della consueta presenza fisica nei placcaggi difensivi, ma non mi sento di dare colpe assolutamente a nessuno.

Questo è un gruppo splendido, che lotta con determinazione ed orgoglio. La testimonianza più evidente sono le tre mete arrivate in trasferta e su un campo difficile”.

Tre mete dunque. Il lavoro degli avanti che macinano terreno per dare a Garcia quei pochi cm di spazio per schiacciare sulla linea.

Il driving maul avanzante con il riciclo di Vidal ed il sostegno brillante di Semenzato per segnare alla bandierina.

E poi la giocata di classe pura che illumina il Parc y Scarlets, con Burton che parte dalla linea dei propri cinque metri, semina avversari e serve poi l’accorrente Benvenuti per una splendida cavalcata solitaria in meta: la quinta nella competizione del giovane trequarti.

I margini per migliorare il risultato sabato prossimo a Monigo sembrerebbero, quindi, esserci davvero tutti.

“In Galles probabilmente abbiamo dato l’80-90% delle nostre possibilità. Sabato cercheremo di sfruttare tutto il nostro potenziale. In casa abbiamo sempre dato il massimo, sarà comunque fondamentale cercare di crearci delle occasioni e sfruttarle nel migliore dei modi”.


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