HEINEKEN CUP: Marco Filippucci presenta la sfida di sabato
Uno dei giocatori più presenti in questo inizio di stagione, Marco Filippucci si sta sempre più ritagliando spazi importanti nello scacchiere di coach Franco Smith, dimostrandosi pedina di valore, anche in un ruolo insolito come quello di numero 8, e ponendosi così tra i prospetti da seguire attentamente in futuro.
Per caratteristiche fisiche, mi considero un flanker lato aperto, ma alcuni compiti del numero 8 non mi dispiacciono. In generale, comunque, non bado molto al numero di maglia.
So esattamente quali sono gli incarichi che mi sono richiesti in campo, a prescindere da dove gioco .
A Treviso arriva una delle bestie nere della formazione della Marca, la squadra gallese degli Ospreys, una delle poche ancora imbattute a Monigo nel biennio celtico.
Va considerata la profondità e la forza della squadra. Gli Ospreys hanno sempre avuto la possibilità di schierare un XV di altissimo valore, anche in quelli che potrebbero essere considerati dei rincalzi.
Hanno elementi che consentono alla squadra di poter essere competitiva nell arco dell intera stagione. Anche questo sicuramente contribuisce al fatto che ancora non siamo riusciti a vincere contro di loro .
Eppure nell ultimo precedente, a settembre, sembrava poter essere la volta buona. E mancato davvero poco.
Purtroppo si tratta sempre di piccoli episodi che, però, determinano l esito dell incontro. In quella partita un rimbalzo malevolo ha portato una meta proprio a fine primo tempo e questo un po ci ha tagliato le gambe.
Poi, siamo riusciti a tornare sotto, abbiamo portato avanti la palla e occupato bene il campo territorialmente, tuttavia ogni volta che loro erano in zona d attacco, con drop o calci di punizione, riuscivano a segnare e non hanno sbagliato praticamente nulla. Soprattutto Biggar .
D altronde il giovane talento gallese, si è messo in luce negli ultimi anni tra i migliori marcatori del PRO12, attualmente secondo nella graduatoria generale dietro allo Scozzese Weir.
Un motivo ci sarà. E sicuramente una sicurezza per i punti al piede e non solo .
Ancora forse si paga, almeno nei confronti di questi mostri sacri, una sorta di timore reverenziale.
No, direi che questo timore più ci si avvicina agli incontri, meno lo si percepisce. Se si pensa troppo alla forza dell avversario o a quanti trofei ha vinto, inevitabilmente non ci si concentra sulle proprie potenzialità, sul piano di gioco e su ciò che bisogna continuare a fare per migliorarsi.
Il discorso sulla carta è una cosa, ma sta a noi dimostrare il nostro valore. Se si guardano le formazioni avversarie nelle due competizioni, è davvero difficile non trovarne di eccezionali per quanto sono riuscite a fare a livello storico.
Ogni partita, comunque, è un discorso a sé. Noi vogliamo pensare al nostro lavoro e dimostrare che stiamo crescendo .
In fin dei conti, poi, lo stesso Benetton ha più volte dimostrato di essere nel posto giusto, anche in Heineken Cup, basti pensare alla vittoria contro Perpignan o al grande risultato mancato per un nonnulla contro i Leicester Tigers.
Credo che l Heineken Cup sia in assoluto la miglior competizione per club a livello europeo ed anche il mezzo più adatto per fare il confronto sullo stato di salute della nostra formazione ma in generale pure dell intero movimento italiano, visto l assoluto valore delle squadre che vi partecipano .
Di certo i sorteggi dei gironi non aiutano in questo senso.
Partendo dalla quarta fascia, di sicuro, non potremo mai sperare in un sorteggio amico, per così dire. In fin dei conti se non è Leicester sono i Saracens, tra l altro campioni d Inghilterra, se non arriva il Perpignan, c è il Biarritz.
Ben vengano, tuttavia, queste grandi squadre, perché personalmente vivo l affrontare questi team così blasonati come un occasione per migliorarmi e anche un momento gratificante .
Dall incontro con gli Ospreys in PRO12 è arrivato, inoltre, il primo vero momento di svolta nella stagione biancoverde. Dopo quella sconfitta, quattro vittorie consecutive.
Forse abbiamo iniziato a cambiare anche prima, dalla partita di Cardiff contro i Blues. Da quel momento, è stata un ascesa di condizione fisica e dal punto di vista tecnico.
Siamo andati vicini alla vittoria contro gli Ospreys, ma poi abbiamo ottenuto un successo importante contro i Warriors a Glasgow, il primo storico all estero nella competizione.
Con gli Ospreys abbiamo dimostrato che il processo di maturazione della squadra era in corso e poi successivamente sono arrivati i risultati .
La sfida ora con la selezione di Swansea, si preannuncia diversa rispetto a quella del 17 settembre. Torneranno a scontrarsi anche i vari Nazionali delle due formazioni.
Sicuramente entrambe le squadre hanno tratto giovamento dal rientro di questi giocatori. Noi abbiamo subito sentito una carica in più ed un ulteriore stimolo, abbiamo una rosa profonda che permette di fare scelte differenti adattando ogni volta il XV di partenza.
Per fare risultato, bisognerà vincere la partita dal punto di vista fisico, negli impatti uno contro uno.
Poi sarà fondamentale non concedere ai nostri avversari troppi spazi, palla in mano, perché siamo consapevoli dei talenti che hanno a disposizione e della pericolosità che possono creare giocando in campo aperto .