HEINEKEN CUP: I commenti dei protagonisti alla vigilia dell'esordio
Treviso, 7 ottobre 2010
Conferenza stampa di presentazione della partita con i Tigers quest’oggi allo Stadio Monigo, con protagonisti il tecnico del Benetton Treviso Franco Smith, ma anche i due giocatori Leonardo Ghiraldini e Fabio Semenzato.
FRANCO SMITH – HEAD COACH
“Siamo molto emozionati perchè per la prima volta abbiamo avuto la possibilità di prepararci nello stesso modo degli altri club europei e mi sembra che ormai sia evidente a tutti la differenza.
La Celtic League ci dà una spinta ulteriore nel compiere questo passo e naturalmente gli stimoli non mancano, d’altronde stiamo lavorando già da qualche anno in questa direzione, visto che sin da quando sono arrivato a Treviso, il mio obiettivo principale è sempre stato quello di essere competitivi in Europa.
Affrontiamo una squadra molto forte, che ha come obiettivo quello di arrivare alla finale di Heineken Cup e per noi non può esserci modo migliore di imparare.
Giocheremo con minori pressioni rispetto ai Tigers e quindi prenderemo questa partita nello stesso modo delle partite giocate sinora, mentre loro per vincere la coppa devono iniziare subito bene e fare il risultato pieno.
Il nostro scopo è aumentare la fiducia in noi stessi e nel nostro gioco e cercare di ottenere il massimo, guadagnandoci il rispetto dei nostri avversari sul campo, sia in casa che fuori.
Leicester è una squadra, come detto, che punta a vincere l’Heineken Cup, inoltre possono sostituire un qualsiasi giocatore internazionale con un altro e poi sono una formazione di tradizione, che sa cosa è stato fatto in passato e questo è sempre un pericolo perchè giocano con impegno ed orgoglio.
Sono un team molto fisico e si vede soprattutto in mischia e nei maul, sono pronti a dar tutto per la maglia che indossano ed è una cosa che è nel loro stile di gioco.
Sicuramente ci avranno studiato e poi hanno tenuto a riposo molti giocatori nell’ultima partita con i Saracens per poterli avere a disposizione sabato contro di noi”.
LEONARDO GHIRALDINI – TALLONATORE
“I Tigers hanno una mischia molto competitiva con diversi giocatori intercambiabili ed una prima linea di grande livello. Sono tutti atleti esperti con molti caps in Nazionale e diverse apparizioni sia in Heineken Cup che in Premiership. Per questo sarà sicuramente una bella sfida, esaltante e dura.
Abbiamo studiato i nostri avversari con attenzione, per tutti noi è una grande opportunità poter affrontare una mischia del genere, ma comunque anche in Celtic League abbiamo visto pacchetti quotati come quelli del Leinster e del Cardiff e abbiamo fatto capire che siamo in grado di dire la nostra.
Castrogiovanni è uno dei piloni più forti nel panorama mondiale, ma è uno dei tanti giocatori a disposizione del Leicester. Se non gioca lui ci sarà l’astro nascente del rugby inglese, Dan Cole, e se no ci sarà Julian White, uno con una sessantina di caps con la maglia del XV della rosa e che è stato anche Lions.
La nostra forza deve essere quella di restare uniti e in settimana abbiamo lavorato molto bene sotto questo punto di vista. Servirà una grande prova sabato”.
FABIO SEMENZATO – MEDIANO DI MISCHIA
“La Celtic League ci ha obbligati ad un cambio di registro, dal punto di vista tecnico, ma anche logistico e per quanto riguarda i viaggi e lo stress che si accumula.
E’ una bella esperienza che ci sta provando e con la quale forse dobbiamo ancora rapportarci a pieno. Il nostro obiettivo comunque è quello di guadagnarci il rispetto di tutti, arbitri ed avversari in primis.
Siamo partiti considerati come squadra materasso, ma abbiamo vinto tre partite su cinque ed il Cardiff per batterci ha dovuto piazzare per tre volte da metà campo. Anche questo serve come testimonianza del fatto che stiamo crescendo anche a livello di considerazione.
Molte squadre ora vengono a Treviso sapendo di dover vincere, ma anche con la paura di perdere. Per noi già questo è un bel risultato, ma tuttavia non possiamo nè dobbiamo sentirci arrivati bensì continuare a lavorare.
E’ stato molto emozionante, da trevigiano e da giocatore, vedere lo stadio così pieno. C’ha dato una grande grinta e motivazione a far bene ed è diventato un vero e proprio uomo in più”.