HEINEKEN CUP: I commenti dallo spogliatoio biancoverde alla vigilia della trasferta a Limerick

Treviso, 14 Ottobre 2009

Treviso, 15 ottobre 2009

Mancano ormai poche ore alla partenza del Benetton Treviso alla volta di Limerick. Dopo la vittoria contro Perpignan, in questa settimana, è cresciuta notevolmente l’attenzione e il rispetto nei confronti dei Leoni.

Il prossimo ostacolo, però, è di quelli tosti. Un Munster due volte Campione d’Europa e Campione in carica della Magners League, reduce da due partite perse in Celtic ed Heineken Cup e quindi assolutamente con il dente avvelenato.

Come affrontare la franchigia di Cork e Limerick, lo spiega il tecnico dei biancoverdi, Franco Smith, che nella stagione 2003/2004 indossava la maglia numero 10 negli unici due precedenti sin qui disputati e a Monigo realizzò anche un drop.

Nella foto di quel giorno, Franco Smith placca assieme a Sergio Parisse, il capitano del Munster di allora, Foley, miglior marcatore di mete del club irlandese in Coppa Europa con 23 centri, mentre alle sue spalle arriva praticamente la Nazionale Irlandese: Stringer, O’Connell, Hayes e Wallace.

Munster è una grande squadra, viene da due sconfitte consecutive e per questo saranno ancora più motivati. Giocano di fronte a 26.000 persone e noi a questo non siamo assolutamente abituati. Se aggiungiamo il viaggio e altri fattori, è chiaro che ci sono molti punti a nostro svantaggio.

Ora poi non possiamo più sfruttare un minimo di effetto sorpresa, visto che dopo la vittoria di sabato scorso molti ci aspettano.

Munster è un team che vuole vincere l Heineken Cup e per questo si impegneranno a fondo. Noi non dobbiamo pensare ai fattori esterni e concentrarci esclusivamente sul nostro gioco, pensando di far bene.

Ci dobbiamo concentrare sul lavoro da fare, mettendo lo stesso orgoglio e volontà visti contro il Perpignan.

Solo due squadre finora hanno vinto a Thomond Park e una a dieci anni di distanza dall altra, quindi devono passare altri otto anni prima che perdano un incontro. Scherzi a parte, sappiamo di avere una montagna davanti e non vogliamo scalarla tutta d un fiato.

Cercheremo di trovare una via per risalirla però, perché il nostro obiettivo deve essere quello di continuare ad imparare.

Ricordo la partita di qualche anno fa. Giocavo numero 10 e fu un match molto duro. Il nostro capitano, Troncon, si infortunò al ginocchio dopo appena un minuto di gioco, questo a testimonianza della difficoltà.

Fu una sensazione forte. Ricordo e mi aspetto una squadra piena di orgoglio che vuol dare il massimo per la sua gente. Hanno molti internazionali e Lions, quindi non vogliamo cercare miracoli, ma solamente misurarci con i migliori .

Tra i tanti Lions, anche il capitano dell’ultimo tour in Sud Africa della selezione britannica, il seconda linea Paul O’Connell, che nei giorni scorsi a mezzo stampa ha avuto parole di elogio per la rimessa laterale biancoverde ed in particolar modo per Corniel Van Zyl.

E bello ricevere complimenti da giocatori del genere – commenta il saltatore sudafricano del Benetton – Probabilmente avrà avuto qualche notizia anche da Jean De Villiers sulla touch dei Cheetahs di qualche anno fa. Credo che comunque sia un riconoscimento per tutti, del duro lavoro svolto nel corso del tempo.

Anche Munster, però, ha una grande rimessa laterale e sarà sicuramente una battaglia davanti e anche in mischia. Sono solidi nelle fasi statiche e molto fisici.

La vittoria contro il Perpignan è stato un momento eccezionale ed emozionale. Eravamo naturalmente tutti felici e non riuscivamo a crederci. Ora spero che questo aumenti la confidenza in noi stessi.

Sappiamo sarà molto dura come partita, ma dobbiamo cercare di fare del nostro meglio ed impegnarli. Dobbiamo fare davvero tutto al 100% e cercare di partire bene per avere un opportunità .

Tra i giocatori del Benetton in campo nel 2003, anche Enrico Pavanello ha memoria viva di quella giornata. Sconfitta pesante, ma sensazioni indelebili.

Ho un bel ricordo, nonostante la sconfitta, di Limerick. Soprattutto ricordo l atmosfera che circondava la partita prima e dopo. Tutto l entusiasmo e la voglia della gente.

Ricordo un aneddoto particolare. C erano tantissimi bambini che volevano vedere la partita e allora scavalcavano la recinzione e venivano rincorsi dalle forze dell ordine e per scappare attraversavano il campo mentre noi facevamo il riscaldamento.

Se penso a Munster, penso alla loro rimessa laterale. Già nel 2003 c erano gli stessi nomi. Sappiamo chi abbiamo davanti e sarà sicuramente una sfida. Giochiamo contro giocatori di una caratura eccezionale, perché parliamo dei maestri della rimessa laterale. Ma anche per questo, in fondo, non abbiamo proprio nulla da perdere.

Sarà una sfida durissima, perché loro sono reduci da due sconfitte e a livello statistico non perdono molto. A livello emotivo, poi, sarà ancor più difficile perché giocano davanti al proprio pubblico e saranno determinati a ben figurare e pieni di voglia di rivincita.

Il consiglio che mi sento di dare a tutta la squadra è di andar là tranquilli e cercare di fare la nostra partita .


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