HEINEKEN CUP: Gonzalo Garcia: "Giocando crescerà l'esperienza"
I suoi placcaggi si sono fatti sentire sabato scorso a Llanelli, ma anche le sue folate offensive hanno creato problemi alla comunque ottima difesa degli Scarlets.
Infatti, Gonzalo Garcia ha messo il suo nome in due momenti significativi del match al Parc y Scarlets, nella terza giornata di Heineken Cup.
Prima un placcaggio di forza, unito ad uno successivo di Marco Filippucci, per mettere ko uno dei più forti giocatori gallesi, il mediano di apertura Stephen Jones.
Poi la capacità di farsi trovare pronto al momento giusto, per segnare la prima meta dei Leoni, quella del momentaneo sorpasso e dell’unico, effimero vantaggio nel corso della gara.
L’analisi del centro italo-argentino ex Calvisano, è precisa e non lascia margini di dubbio. Tutto si riassume in un’unica parola: esperienza.
“A noi manca ancora quell’esperienza che ti fa vincere queste partite, ma d’altra parte lo sapevamo già. E’ una cosa che comunqe può venire solamente giocando”.
Si è per molti tratti forse visto un Benetton dai due volti. Di certo gli Scarlets non erano gli stessi visti il 4 settembre a Treviso, nella prima storica vittoria di Antonio Pavanello e compagni in Magners League.
Il loro gioco ha subito un’incredibile metamorfosi, fatta di un movimento continuo del pallone, con ricicli e sostegni velocissimi. Il XV della Marca è comunque riuscito a tenere un ritmo di gara davvero elevato.
“Il primo tempo è stato significativo in tale senso. Il ritmo di gioco tenuto dagli Scarlets era altissimo e con qualche errore nei placcaggi da parte nostra, sono riusciti a scavare un margine di sicurezza che non siamo più riusciti a recuperare.
Possiamo comunque ritenerci soddisfatti del nostro secondo tempo, in cui abbiamo attaccato di più e meglio, con palloni di qualità e con tanto possesso.
Abbiamo segnato due mete che per un po’ hanno riaperto la partita, ma poi purtroppo c’è mancato quel qualcosa in più per portare a casa un grande risultato”.
Una sconfitta che non può che lasciare l’amaro in bocca, visto che per un solo punto di differenza i trevigiani non sono riusciti ad ottenere anche il semplice punto di bonus difensivo. Restano comunque aspetti positivi da considerare.
“Sicuramente la nostra capacità nel secondo tempo di alzare l’intensità ed il fatto di aver dimostrato ancora una volta che possiamo competere a questi livelli. Grinta e forza di volontà non ci mancano, dobbiamo solamente continuare a lavorare”.