HEINEKEN CUP: Alla scoperta dei Saints

Treviso, 09 Dicembre 2009

Treviso, 10 dicembre 2009

Terza giornata di Heineken Cup e Benetton Treviso diretto verso le Midlands inglesi per la trasferta a Northampton e il match contro la formazione locale dei Saints.

Il Northampton Rugby Football Club risale al 1880 con la fondazione ad opera del reverendo Samuel Wathen Wigg, parroco della chiesa di St James.

Il primo giocatore a guadagnarsi il cap con la Nazionale Inglese fu Harry Weston nel 1901 contro la Scozia, mentre il primo capitano del XV della Rosa fu Edgar Mobbs contro la Francia. Lo stesso Mobbs che morì il 29 luglio 1917 durante la Prima Guerra Mondiale, lasciando un’intera città in lacrime.

Nel 1905 il Northampton affrontò anche gli All Blacks in tour, i cosiddetti Originals, e in quell’incontro per la prima volta i giocatori indossarono la famosa divisa nera, verde e oro, mentre in precedenza i colori ufficiali prevedevano esclusivamente il nero ed il verde.

Negli anni ’20 e ’30 i Saints costruirono una seria reputazione nello sviluppo di forti avanti, mentre dopo la Seconda Guerra Mondiale, furono soprattutto trequarti come Jeff Butterfield e Dickie Jeeps a distinguersi.

La storia recente, da fine anni ’80 ai primi anni ’90 vide l’emergere di nuovi giocatori nelle file del Northampton, tra cui Wayne “Buck” Shelford, considerato da tutti gli All Blacks quale fondatore della vera tradizione della haka nel rugby neozelandese.

Assieme a lui altre figure emersero, come Tim Rodber, Paul Grayson, Nick Beal, Matt Dawson e Gregor Towsend, tutti vincitori della serie dei Lions nel 1997 in Sud Africa, sotto la guida dell’allora tecnico di Northampton Ian McGeechan.

Quando il rugby passò al professionismo, i Saints furono acquistati da un imprenditore locale, magnate della stampa cosiddetta free press, che comprò il club per la somma di un milione di sterline e che vide ripagati i propri sforzi nel 2000 quando Northampton conquistò l’Heineken Cup.

A Twickenham, davanti a 70000 persone, i Saints si imposero per un solo punto, 9-8, ai danni degli irlandesi del Munster: ironia della sorte trovato nuovamente nella pool di quest’anno dalla formazione inglese. I festeggiamenti durarono diversi giorni, con tanto di parata in autobus per le vie della città.

Intanto a McGeechan, che aveva accettato il posto per lui irrinunciabile di capo allenatore della Nazionale Scozzese, era successo John Steele e in seguito l’attuale tecnico degli All Blacks Wayne Smith.

Il successo alla Coppa del Mondo 2003 in Australia dell’Inghilterra fu anche merito di alcuni giocatori cresciuti nel Northampton, quali Dawson, Grayson, Thompson e Cohen.

Dopo l’addio di Wayne Smith fu Alan Solomons, in precedenza assistant coach degli Springboks a subentrargli, ma solo per un breve periodo prima delle dimissioni e della sostituzione con il duo Poutney-Grayson, culminato con la salvezza e la firma storica per il club del mago maori Carlos Spencer.

Nel 2005/2006 i Saints giunsero sesti nella Premiership, ritornando così anche di diritto in Heineken Cup, arrivando fino alle semifinali e sconfiggendo ai quarti il Biarritz contro tutti i pronostici a San Sebastian, prima di inchinarsi ai Wasps.

Il tutto in un anno problematico in Campionato, culminato con la retrocessione finale in Prima Divisione dopo ben 12 anni. L’anno successivo, però, con Jim Mallinder nuovo director of rugby, la National League One fu una cavalcata trionfale con il record di 35 vittorie in altrettanti incontri.

Il ritorno in Guinness Premiership ha portato Northampton a potenziare ulteriormente la squadra, giungendo ad un ottavo posto lo scorso anno, ma anche alla ciliegina sulla torta della vittoria in Challenge Cup giunta in finale contro Bourgoin.

Quest’anno i Saints possono contare su giocatori importanti. Basti pensare ai vari Ashton, al nazionale irlandese Best, Clarke, l’argentino Ignacio Fernandez-Lobbe, la mediana inglese Foden-Geraghty, con il ricambio Myler, il nazionale argentino Bonorino, in vice-capitano Reihana, il capitano Hartley, lo springbok Mujati, il nazionale scozzese Murray, il tongano Tonga’uiha e l’ex nazionale australiano Vickerman.

In Guinness Premiership si trovano attualmente in terza posizione, con 31 punti, uno in meno dei London Irish secondi e a sette lunghezze dai Saracens primi.

In dieci incontri di Campionato hanno collezionato 7 vittorie e 3 sconfitte, con 213 punti fatti e 163 subiti. Le statistiche del club dal 1992 ad oggi parlano di 483 partite totali con 286 vittorie, 7 pareggi, 190 sconfitte, a fronte di 12241 punti a favore e 9146 subiti, con 1369 mete realizzate e 909 subite.

La più grande vittoria risale al 2008 per 96-3 ai danni del Sedgley Park, mentre la sconfitta più pesante è il 12-54 rimediato nel 2000 contro i London Wasps.

In Heineken Cup, Northampton ha disputato 51 match, con 30 vittorie e 21 sconfitte, vincendo come detto l’edizione del 2000 contro Munster.

In totale sono 1183 i punti realizzati nella manifestazione e 933 quelli subiti, con 124 mete segnate e 83 subite. Il risultato migliore è arrivato nel 2006 contro un’italiana, nel 68-21 contro il Rugby Parma, mentre la sconfitta più pesante è del 2001 contro il Clermont Auvergne per 17-50.

Al momento, le due formazioni si trovano appaiate in classifica a quota 4, nel gruppo 1 guidato da Munster con 6 punti, uno in più dell’Usa Perpignan secondo.

Il Benetton sinora nei due incontri sin qui disputati ha sconfitto i Campioni di Francia del Perpignan per 9-8 ed è stato sconfitto dal Munster a Limerick per 41-10.

I Saints, dal canto loro, dopo aver sconfitto Munster in casa per 31-27 nella prima giornata, devono riscattare la sconfitta per 29-13 patita a Perpignan.

Una formazione già conosciuta in diverse amichevoli estive sia tra le mura amiche che fuori casa. Nell’agosto 2005, i biancoverdi si imposero a Monigo per 22-5, ma vennero poi sconfitti lo scorso anno, sempre in un’amichevole estiva, per 66-0 oltre Manica.

Infine, per parlare dei Saints, non si può non considerare il Franklin’s Gardens, ritenuto da molti addetti ai lavori, lo stadio più bello esclusivamente per il rugby in Inghilterra.

Chiamato originariamente Melbourne Gardens e creato da John Collier, venne comprato nel 1886 da John Franklin ed adibito a zoo, giardino per rilassarsi e successivamente pensato per sport quali ciclismo, nuoto, running e cricket.

I Saints iniziarono a giocarvi successivamente, mentre in precedenza disputavano i propri incontri ad Abbey Fields, proprio nei pressi di Franklin’s Gardens.

Lo stadio dopo vari cambiamenti, venne completamente ricostruito ed inaugurato da Ian McGeechan e cinque leggende dei Saints l’8 settembre 2001, ma ancora venne aggiunta la tribuna sul lato sud nel 2005, portandolo all’attuale capacità totale di 13500 persone.


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