Ferrari: "La meta tecnica dell'andata li avrà feriti, faranno di tutto per metterci in difficoltà"

Treviso, 22 Marzo 2016

Treviso, 23 Marzo 2016

Il giovane pilone classe ’94Simone Ferrari parla della sua prima stagione in biancoverde e della sfida che attende i Leonivenerdì sera contro i Cardiff Blues.

Quali erano i tuoi obiettivi professionali e personali arrivato al Benetton Rugby?

Non potevo permettermi di avere parecchie pretese, anche perché arrivavo dalla Serie A, il mio obiettivo era migliorarmi dal punto di vista fisico-atletico e sfruttare al meglio tutte le opportunità che mi sarebbero state date. Ovviamente non immaginavo di giocare così tanto alla mia prima stagione in biancoverde, ciò mi ha reso molto felice. Sicuramente c è ancora tanto da migliorare, soprattutto sulla resistenza in campo. L anno in Benetton mi ha aiutato a crescere anche come atleta fuori dal campo, imparando a condurre un stile di vita più regolare. Dal punto di vista sportivo, sento di esser cresciuto in mischia ordinata e mi sento più confidente in difesa

Cosa passa per la mente di un giovane 21enne che è chiamato a confrontarsi con atleti di alto livello come quelli incontrati quest anno in Pro12 ed in Champions Cup e che parte titolare da ormai sei partite consecutive?

In campo, a differenza della vita di tutti giorni, non sono una persona che si emoziona con facilità però devo ammettere che affrontando i Tigers a Welford Road è inevitabile avere un po un di tensione in corpo. Quando scendo in campo penso a fare bene i compiti che mi sono stati dati, cercando di sbagliare il meno possibile e mettendomi a disposizione della squadra. Nel rugby secondo me bisogna essere freddi ed il trucco per far ciò consiste nell avere fiducia nei propri compagni di squadra, devo dire grazie a loro se oggi mi sento confidente in ciò che faccio. Inoltre sono grato allo staff per la fiducia che mi sta dando e spero di continuarla a ripagare con il mio impegno settimanale durante gli allenamenti ed ovviamente in partita

Nel corso delle partite la mischia chiusa è diventata un nostro punto di forza, il tuo parere da uomo di prima linea?

E vero, la mischia è una delle cose che sta funzionando meglio quest anno, siamo un pack temibile ed è diventata un arma che cerchiamo di sfruttare in ogni partita. Tutto ciò è frutto del lavoro del gruppo e dell aiuto in fase di spinta che riceviamo dalle nostre seconde linee e le terze linee

Quanto sarà importante il ritorno dei Nazionali per le ultime 5 partite di campionato?

Il loro ritorno sarà certamente un grosso aiuto per noi, porteranno nuovi stimoli, più competizione e penso che per loro possa essere anche un occasione di riscatto dopo l avventura Sei Nazioni

Venerdì ci attende la trasferta in Galles in casa dei Cardiff Blues, che partita dobbiamo aspettarci?

Non sarà sicuramente lo stesso Cardiff incontrato lo scorso mese, avranno un atteggiamento diverso. All andata abbiamo avuto alcune difficoltà nei punti d incontro con i loro flanker abili a rallentare il nostro gioco e realizzare tanti turnover. Dovremo essere bravi ad aggredirli in difesa ed avere dei buoni palloni da giocare da touch in attacco. In mischia sarà una battaglia, la meta tecnica dell andata li avrà feriti, ci avranno studiato e faranno di tutto per metterci in difficoltà


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