COPPA ITALIA: Il cammino verso la finale
Quella di domenica prossima, 21 marzo, sarà la finale numero ventidue della storia del rugby italiano, almeno per quanto riguarda la competizione della Coppa Italia.
Una manifestazione iniziata nel 1967 con la vittoria del Cus Roma sul Cus Torino e proseguita a fasi alterne negli anni, con diverse interruzioni, fino alla continuità dell’ultimo decennio.
La fase, per così dire, moderna della Coppa Italia è iniziata proprio con una vittoria del Benetton Treviso, nel 1998, nell’unico sinora precedente di derby veneto: la vittoria per 21-16 sulla Rugby Rovigo.
Proprio a Rovigo, allo stadio Battaglini, si giocherà per il secondo anno consecutivo la finale della kermesse, dopo il successo dello scorso anno del Rugby Parma ai danni del Casinò di Venezia, per il secondo trionfo consecutivo degli emiliani.
L’ultima formazione veneta uscita vincitrice è stata nuovamente il Benetton Treviso, nel 2005, vincendo per 28-24 contro il Viadana.
Tre a due anche il computo dei successi tra trevigiani e padovani. Oltre ai due già citati, i Leoni hanno vinto nel 1970, quando ancora il club aveva la vecchia denominazione di Metalcrom (27-3 contro l’Amatori Catania).
Il Petrarca ha, invece, vinto le edizioni del 1982 e del 2001, rispettivamente contro L’Aquila (12-9) e Gran Parma (27-11).
Due per entrambe, tuttavia, le sconfitte. Nel 1973 e nel 1995 i trevigiani vennero sconfitti rispettivamente da L’Aquila ed Amatori Milano (13-6 e 27-17).
L’Aquila bestia nera anche del Petrarca, sconfitto per 25-22 nel 1981, così come il Rugby Parma, vincitore per 32-10 nel 2008.
Si sfidano, tra l’altro, le due prime della classe nei rispettivi gironi. Il Benetton Treviso arriva alla finale imbattutto, con cinque vittorie in altrettanti incontri disputati.
Un cammino che sin qui ha visto la partenza con la vittoria per 10-38 a Parma contro il Magnetofield Gran, poi per 45-9 in casa contro il Consiag Cavalieri Prato. Nuovamente una vittoria a Parma, contro il Banca Monte per 14-27, e per 38-21 a Monigo con la Femi CZ Rovigo.
Il tutto a portare alla cima della pool, a punteggio pieno a quota 20 punti, consentendo al XV della Marca di giocare la semifinale tra le mura amiche contro il Montepaschi Viadana, sconfitto sabato scorso per 19-15.
Il Petrarca Padova, dal canto suo, ha ottenuto la prima posizione del girone 2, con tre successi ed una sola sconfitta e con 16 punti totali in graduatoria.
Un traguardo che per i “tuttineri” è arrivato dopo la vittoria a Roma per 16-21 contro la Futura Park, il 20-0 a tavolino contro il Montepaschi Viadana, dopo aver comunque vinto anche sul campo, il 5-27 al Casinò di Venezia e con la sola sconfitta nell’ultimo impegno della prima fase per 27-34 contro la Ferla L’Aquila.
Il derby di semifinale al Plebiscito ha visto, poi, i “cugini” patavini avere la meglio della Femi CZ Rovigo con una meta di Bezzati nei minuti finali, con risultato di 28-24.
Il Benetton Treviso ha il miglior attacco (167 punti segnati) e la miglior difesa (69 punti), mentre il Petrarca Padova ne ha segnati 123 e subiti 79.
I 167 punti sono frutto del miglior attacco, per quanto riguarda la realizzazione di mete, con tutte le vittorie della fase a gironi ottenute con il punto di bonus e un totale di 23 mete marcate. Il resto dei punti è frutto di 6 calci piazzati e 17 trasformazioni.
Per il Petrarca Padova, invece, sono 15 le mete segnate, 4 i calci piazzati e 8 le trasformazioni. Senza considerare i venti punti conquistati a tavolino.
Basta un calcio piazzato al “cecchino” sudafricano Tobias Botes per staccare il rodigino Bustos in cima alla classifica marcatori della competizione. Al momento, i due sono appaiati con 52 punti a testa.
Miglior marcatore dei prossimi avversari è invece il mediano di apertura francese, Ludovic Mercier, con 31 punti. Il pilone Costa Repetto è, però, con il “bersagliere” Bacchetti, il miglior metaman del torneo con quattro realizzazioni personali.
Sarà, insomma, una sfida con molti spunti interessanti e tutta da seguire. Una finale dal sapore tradizionale e dal profumo quanto mai di storia.